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Un Ciclone in Convento: Rai 1 censura matrimonio gay. Mauro Mazza: “Io dormo sonni tranquilli”

Un Ciclone in Convento al centro di un ciclone… di polemiche. Nessuno avrebbe mai immaginato che il telefilm tedesco (che riguardo a sceneggiatura e spessore dei personaggi non ha nulla da invidiare alle fiction nostrane) con protagoniste un gruppo di suore avrebbe fatto così tanto parlare di sé.  Andiamo ai fatti: nella puntata numero 8 della decima stagione, intitolata Romeo e Romeo, si celebra un matrimonio gay proprio nel convento in cui si svolgono le vicende del telefilm. Ad esser precisi non si tratta di un vero matrimonio gay, ma di un’unione civile con tanto di sindaco a officiare al cerimonia.

Matrimonio o unione civile, poco importa. Rai 1 ha cancellato l’episodio trasmettendo direttamente quello successivo, il nono. Per questa discutibile forma di censura le proteste hanno invaso Viale Mazzini, tanto che il Direttore Mauro Mazza è stato costretto a dare una giustificazione:

L’imminente avvio della nuova programmazione della rete ci obbligava a togliere un episodio della serie. La scelta di non trasmettere la puntata in questione e’ stata una scelta editoriale ponderata proprio per evitare qualsiasi tipo di polemica su un tema di grande attualità che non poteva essere banalizzato.

Mazza ha aggiunto che non è normale assistere a scene del genere:

Non è abituale, non è normale, assistere alla scena di due gay che si sposano sull’altare di un convento. Anche considerando le sensibilità diverse, al di qua e al di là del Tevere.

La cancellazione dell’episodio non ha nulla a che vedere con il Vaticano:

Ma no, assolutamente no. Abbiamo deciso noi. Io comunque dormo sonni tranquilli.

Trasmettere nel pieno pomeriggio ore e ore de La Vita in diretta in cui si parla di quante coltellate sono state inferte a Yara Gambirasio è normale? Trasmettere puntate fiume di Porta a Porta su come è stata violentata Sarah Scazzi è normale? Sì, se sei in Italia.

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