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Sciopero degli attori USA: l’allerta continua

 Ormai il ritmo è quello di una partita a scacchi, anche se la frequenza delle mosse non è sempre così blanda e rilassata. Sembra infatti che ci si stia avvicinando a una svolta, anche se la prossima a fare la mossa deve essere la SAG, e ancora non si sa bene cosa succederà.

Con lo scopo di riaprire il dialogo con l’AMPTP, inizierà presto una campagna informativa sullo sciopero, il che è ben lungi dall’indirne uno in modo effettivo. Aaron McLear, il portavoce di Arnold Schwarzenegger,fa sapere che l’attore è stato incitato a favorire la collaborazione tra le parti.

Pam Greenwalt fa sapere che stanno andando avanti con gli incontri con gli attori, con cui si cerca, attraverso il dialogo, di cesellare e di sgrossare la parola “sciopero” creandone una visione concreta in un contesto reale.

Dialogare e informare non significa mettere in pratica: lo si ribadisce. La paura però è che il provvedimento sia realmente troppo drastico: la SAG potrebbe rimanere isolata? I 2.5 miliardi di dollari costati alla sola area di Los Angeles causata dallo sciopero degli sceneggiatori sono ancora una ferita aperta.

ABC Studios, 20th Century Fox TV e CBS Paramount Network TV, confidano nel sindacato degli attori, laddove produzioni come Boldly Going Nowhere, Gary Unmarried e 90210 al momento sembrano essere destinate, almeno per il momento, a resistere alle intemperie.

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