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Maurizio Gasparri e Walter Veltroni: i moralizzatori ritardatari

Arrivano annotazioni sulla televisione italiana, condivisibili, ma poco puntuali, visto che i programmi criticati sono in onda da svariati anni: Walter Veltroni attacca i nuovi quiz, mentre Maurizio Gasparri attacca i reality definendoli spazzatura.

Iniziamo con Veltroni, che riguardo certe trasmissioni, dimenticandosi di quanto guadagna un parlamentare, dice:

Con quello che sta vivendo il Paese certe trasmissioni televisive mi appaiono marziane. Si possono guadagnare centinaia di migliaia di euro senza saper fare nulla, mentre ci sono persone che non possono comprare un maglione.

Al leader del PD hanno replicato Del Noce, ricordando che certe trasmissioni aiutano a generare una ventata di ottimismo tra la gente e danno una speranza (falsa, ma è pur sempre una speranza N.d.R.) e Donelli che sottolinea e i premi in denaro che dà Mediaset sono in buoni acquisto per fare la spesa (Anche per Chi vuol essere milionario?) e che Canale 5 ha ridotto il premio del Grande Fratello da 500.000 a 300.000 (tra l’altro Mario, il vincitore dell’anno scorso ha avviato con quei soldi un agriturismo).

Anche Mike Bongiorno a Il giornale ha detto la sua: il re dei presentatori ha detto che bisognerebbe mettere un tetto alle vincite e che bisognerebbe tornare alla severità di una volta con i concorrenti, facendoli vincere quando dimostrano di avere conoscenze e capacità.

A proposito di reality, Maurizio Gasparri li riconosce come la pattumiera della televisione:

Avranno anche successo e questo dovrebbe essere motivo di riflessione e autocritica per tutti, ma questi reality sono ormai la pattumiera della televisione. Dopo il pessimo contributo di Raidue di Marano, ora è la stagione del Grande Fratello Mediaset Endemol. Si fa clamore ad ogni costo e si lanciano messaggi sempre peggiori. Bisogna immaginare risposte di tipo economico a Tv pubbliche e private così diseducative.

Concludendo: la tv è trash, la tv regala soldi. Dove erano queste persone otto anni fa, quando era già andata in onda la seconda edizione del Grande Fratello e prendevano il via gli altri reality? Dove erano cinque anni fa, quando Bonolis ha iniziato a far aprire i pacchi per premiare i concorrenti? Il problema non è quanto la televisione sia trash (visto e considerato che situazioni sgradevoli ci sono in quasi tutti i programmi). In Italia a far politica, forse con la tv spenta.

La questione è un’altra: perché vanno in onda soltanto certi tipi di trasmissioni? Dove è la contro programmazione?

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