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Made in Sud – Gigi & Ross a Cinetivu: “La nostra forza è l’entusiasmo”

 

L’allegra carovana di Made in Sud è giunta al suo quinto anno d’età e i conduttori Gigi & Rossi, affiancati da Fatima Trotta e da una schiera di giovani comici rigorosamente partenopei, festeggiano quest’anniversario con un’edizione tutta da ridere, in onda ogni martedì su Comedy Central. L’abbiamo intervistati.

E’ iniziata da due settimane la quinta stagione di Made in sud. Cosa c’è di nuovo in questa edizione?

Gigi: Ci sono nuovi personaggi e soprattutto una nuova carica di positività. Tutti noi ci mettiamo l’anima e l’entusiasmo. E ci premia.

Ross: Oltre ai nuovi comici, ci sono anche nuovi sketch dei comici “vecchi”.

Quali sono i comici sui quali puntate?

G: Tutti. Ci sono tante novità molto simpatiche, ma non saprei dirti la migliore: sono tutti nostri figliocci.

R: A me quest’anno piacciono tantissimo le parodie dei Soliti Ignoti e del Grande Fratello.

La comicità del sub ha una marcia in più?

G: Al sud tutti nascono con dei tempi comici. Questo, però, può essere sia un bene che un male: può dare una marcia in più alla nostra comicità, ma allo stesso tempo può danneggiarla perché tutti sono convinti di poter fare questo mestiere che, però, richiede un impegno ed uno studio.

R: Io non credo che abbia una marcia in più. Il segreto è che divertiamo molto e lo dimostra anche il nostro programma.

Quando si parla di comicità in televisione viene in mente, senza dubbio, Zelig e Colorado. Voi avete avuto il modo di respirare e far parte di quegli ambienti (oltre a Mai Dire…). Cosa c’è di diverso rispetto a Made in sud?

G: Sono macchine enormi. Noi, in confronto con questi colossi, siamo solo una piccola realtà. Quando qualcosa diventa troppo grande come Zelig e Colorado, subentra il business: diventa una macchina per fare audience e soldi. Da noi c’è ancora quel clima goliardico, come c’era a Zelig e a Colorado nei primi anni.

R: Non ci sentiamo in competizione con loro. La nostra forza sono i giovani: puntiamo su di loro e per loro siamo una piccola realtà che permette di affacciarsi alla comicità senza dover andare per forza a Milano a Roma.

Che ricordo avete di quell’esperienze?

R: Mai Dire è stata una scuola, lì abbiamo imparato a fare la televisione vera: c’è un grande lavoro dietro, essendo un programma registrato. Negli altri programmi, invece, dopo i 3 minuti del pezzo, puoi andartene.

A Made in Sud siete i “capocomici”: vi sentite a vostro agio in questo ruolo?

G: Ci sentiamo a nostro agio perché non siamo i capocomici che dettano regole. Ci piace il fatto di poter essere delle spalle a favore dei comici e ci mettiamo in gioco, a disposizione dei ragazzi. Non ci sentiamo superiori: siamo tutti allo stesso livello.

Condividete il palco con Fatima Trotta. E’ la vostra Belen?

G: (ride sonoramente, ndr) E’ anche meglio di Belen. Ad averne come Fatima Trotta. Nel corso del tempo si è spogliata dai panni della conduttrice carina, per sporcarsi un po’ e diventare la vittima di me e Ross,ovvero di due cialtroni.

R: (ride, ndr) Facendo un programma un po’ più piccolo, è una Belen un po’ più piccola. A parte gli scherzi: è cresciuta con noi. L’abbiamo raccolta che era un crisantemo ed adesso è diventata una rosa molto bella.

Nello show proponete anche qualche vostro personaggio. La parodia delle Iene è stata la vostra parodia più famosa. Come è nata?

R: Lo spunto è arrivato per caso. Stavamo facendo delle prove, quando una collega perse un orecchino sotto al divino. Gigi iniziò ad imitare Lucci, io nel frattempo gli facevo da spalla. Proponemmo l’imitazione in radio, funzionò e da lì è partito tutto.

E’ stata la vostra fortuna..

R: Si, è stato il nostro primo sketch televisivo, in Tintoria, su Rai 3.

Un’altra parodia molto azzeccata è quella di Quarto Grado…

G: E’ nata quando eravamo a Colorado. Stavamo  cercavamo qualcosa di nuovo e ci faceva molto ridere il sensazionalismo forzato che a volte c’è in alcune trasmissioni. Abbiamo voluto sdrammatizzare un certo tipo di televisione.

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