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Alan Cappelli a Cinetivu: “Reciterò ne La famiglia Gambardella”

Vi ricordate Alan Cappelli, il giovane batterista della TBand (il gruppo celebre grazie alla famosa pubblicità della Tim in onda la scorsa estate)? Visto che alcuni di voi ci hanno chiesto notizie sul ragazzo abbiamo deciso di contattarlo per sapere qualcosa di più sul suo futuro e non solo.

Ti abbiamo conosciuto grazie alla pubblicità della Tim, ma chi sei nella vita di tutti i giorni?

Anzitutto sono nato in Belgio, cresciuto a Rimini e ho fatto il liceo della comunicazione, dove studiavo cinema e tv. Fatto questo mi sono buttato nel mondo dello spettacolo e mi sono trasferito a Roma con la scusa di studiare architettura. Quindi sono entrato al centro sperimentale di cinematografia che tutt’ora sto frequentando.

L’occasione di far parte della TBand come è arrivata?

E’ arrivata inaspettatamente. Facendo parte del centro sperimentale sono entrato con più facilità in un’agenzia di spettacolo. Il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto che c’era un provino molto importante, anche se all’inizio non si sapeva chi era il committente. Ho fatto questo casting dove mi si chiedeva di improvvisare, di cantare e mi fecero suonare il pianoforte, la betteria e altre cose. Alla fine ho scoperto poco prima dell’inizio della campagna promozionale che si trattava della Tim quindi è stato divertente.

Che persone sono Marco, Luca e Fiammetta? Che rapporti avete?

Io ho stretto molta molta amicizia con Luca e naturalmente con Fiammetta, li sento tutt’ora. Pur abitando a Milano vedo di più Fiammetta (abita a Milano, ndr) che Marco (pur abitando a Roma). Fiammetta la ospito abitualmente a casa mia ogni volta che viene a fare provini.

A proposito di Fiammetta: c’è stata una storia fra di voi oppure è stato solo gioco?

Diciamo che la recitazione è un’arte molto particolare, dal momento in cui sei portato a fare qualche cosa facilita nelle azioni. Tra me e Fiammi ad oggi è nata solo una bellissima amicizia.

Una curiosità: la Tband si è sciolta o siete ancora insieme?

Diciamo che la Tband non si è sciolta nel senso che abbiamo tutti quanti un ottimo feeling, quindi non c’è stato uno scioglimento ufficiale. Ha pausato il suo momento di produzione perchè in realtà, dal momento in cui lo spot è finito, trovandoci in città differenti, ognuno ha trovato altri canali che interessavano di più: io sto registrando delle fiction, Fiammetta si è data alla tv. Il futuro comunque è lungo quindi mai dire mai.

Dopo l’esperienza con Muccino è arrivato New Moon. Come si sei trovato a lavorare con la produzione del kolossal?

E’ stata un’emozione pazzesca perchè i set americani hanno una dirigenza e un’organizzazione maggiore, quindi anche dal punto di vista mio (che comunque ero la controfigura di Pattinson, quindi l’ultima ruota del carro) è stato pazzesco. Ti trovi in sinergia con tutte le persone che fanno questo mestiere con una grande responsabilità. Molto maggiore di quella che vedo in Italia, perchè siamo tutti capaci ma molto spesso ci si lascia un pò andare.. E’ stata un’emozione fortissima, anche conoscere tutti gli attori, la possibilità di scambiare poche parole con loro.. è stato bello!

Io non ero un fan della saga e dal momento che mi sono ritrovato con loro mi sono detto che c’era gente che avrebbe pagato milioni di euro per stare con loro quindi sono diventato partecipe, mi sono sentito una responsabiltà addosso.. anche se in realtà non li conoscevo molto.

Mi ha fatto piacere anche scoprire che erano emozionati di stare in Italia, era la prima volta che venivano qui e Montepulcano ed è stata un’esperienza che è  piaciuta tantissimo.

Adesso quali sono i tuoi nuovi progetti?

Ho appena finito di girare La famiglia Gambardella, che uscirà a ottobre su Canale 5. Sono il figlio di Marco Columbro e il fratello di Flavio Montrucchio, nel cast ci sono anche Marisa Laurito, Lello Arena, Pietro Taricone. E’ la versione napoletana dei Cesaroni, vedremo cosa ne sarà. Per adesso il prodotto sembra molto carino. L’abbiamo girata molto bene. Per il resto tanti casting visto che questo lavoro è fatto così, uno fa una cosa.. pensa di aver messo un colpo che li segna la carriera e invece scopre che la vita dell’attore è fatta sempre di casting, casting e casting.

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