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Tg3, Bianca Berlinguer: “I tagli devono essere equi”

 Al Corriere Della Sera, Bianca Berlinguer ha manifestato la propria delusione per i tagli effettuati dalla dirigenza Rai per il Tg3:

Abbiamo ricevuto una comunicazione in cui ci avvertivano che il budget del nostro Tg avrebbe perso 800 mila euro. Lo sappiamo tutti, alla Rai: è la conseguenza di una raccolta pubblicitaria inferiore al previsto, colpa della crisi […] Sono convinta che se un’ azienda come la Rai attraversa una forte crisi economica, ciascuno è chiamato a ridurre costi e a fare i dovuti sacrifici. È nell’ interesse di tutti che la tv pubblica ritrovi un equilibrio nei conti. Però i tagli devono essere equi, distribuiti con giustizia. Invece chi ha maggiori risorse ha un taglio inferiore e chi è più povero paga di più.

La direttrice, pero’, non si arrende ed è intenzionata a far valere i propri diritti:

Io posso dire che non sono assolutamente d’ accordo con questa scelta. Soprattutto perché la prima spiegazione arrivata dall’ azienda mi sembra incredibile: l’ anno scorso siamo riusciti a risparmiare 450 mila euro e così siamo ritenuti in grado di sopportare ulteriori tagli. Stiamo molto attenti alle trasferte, ai collegamenti più costosi che richiedono l’ uso dei pullmini. Ripeto: tutti pronti a contribuire al risanamento ma mi sembra veramente ingiusto che chi sa risparmiare venga “premiato” con altri tagli.

La Berlinguer non esclude che si possano nascondere interessi politici dietro questa scelta:

È un’ipotesi che non voglio nemmeno prendere lontanamente in considerazione. D’altra parte il Tg3 ha sempre dato, e continua a dare, voce a tutti. Sfido chiunque a dimostrare che il nostro tg non sia pluralista.

E gli ascolti sembrano reggere contro la concorrenza (il nuovo Tg4 di Giovanni Toti):

In questi due anni siamo sempre andati bene. Nel marzo scorso c’ è stata una leggera flessione ma generalizzata per tutti i tg, legata a un calo di interesse soprattutto per l’ informazione di tipo politico. Ma ad aprile la flessione è già recuperata e chiudiamo in assoluto pareggio rispetto al 2011.

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