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Rai, Rodolfo De Laurentiis: “Mi auguro che si voglia colmare il buco nero lasciato da Santoro”

 Intervistato da Klaus Davi, il consigliere Rai Rodolfo De Laurentiis, ha commentato la situazione caotica della tv di Stato:

La tv continua a proporre ai giovani modelli che hanno poco riscontro nella realtà. Il modello del calciatore, della velina e del tronista. I prodotti di molti programmi drogano la società più che descriverla. Per questo l’offerta televisiva deve essere rivalutata secondo modelli positivi, per stimolare i giovani a investire sulle loro capacità, sulle loro professionalità, sulla loro voglia di costruire la propria identità culturale e professionale.

L’infausto destino della fiction:

La massiccia presenza di fiction potrebbe produrre un logoramento stesso del genere. Due settimane fa abbiamo fatto cinque prime serate di fiction.

Clima di austerità su tutte le reti:

Anche il pomeriggio Rai va rivisto. Meno gossip, più storie vere, più realtà. Anche l’informazione deve migliorare. Rai News, che pure ha ottimi ascolti, deve avere mezzi e strumenti per fare il salto di qualità e diventare un vero e proprio canale all news in grado di competere con Sky Tg24. Su Rai 1, oltre Porta a Porta potrebbero essere prodotti altri contenitori d’informazione. Su Rai 2 ci sono troppi telefilm e serie americane. Il nuovo direttore ha trovato un palinsesto già confezionato, le sue proposte saranno quelle che partiranno da febbraio-marzo. Mi auguro che si voglia colmare il buco nero lasciato da Santoro.

Capitolo Santoro:

Quella di Santoro è un grave perdita per la Rai. Non è possibile perdere una trasmissione che otteneva il 21% di share e 16 milioni di euro di risorse pubblicitarie. Non ho condiviso questa scelta della direzione generale. Quando ci sono 6 milioni di persone che seguono una trasmissione credo sia doveroso per il servizio pubblico garantire rispetto a questo pubblico. E il rispetto si ha quando si consente alle persone di avere i loro riferimenti culturali e d’informazione.

Rientro di Serena Dandini:

Non escludo un ritorno di Serena Dandini, anche se non immediato. Ma questa proposta compete al nuovo direttore di rete, non mi permetto di dare suggerimenti. Rai3 è una rete che in questi anni ha avuto grandi performance, è in crescita e ha mantenuto la sua identità. Credo che Di Bella vorrà rafforzare e mantenere questa identità. Sono convinto che le perdite di questi mesi si recupereranno.

Sisma in Abruzzo:

A Natale la Rai tornera’ a parlare dell’Abruzzo. Credo sia il momento migliore per ricordare la tragedia del terremoto. Sara’ l’occasione per raccontare la voglia di riscatto e la determinazione della gente impegnata nella ricostruzione. Non un resoconto vittimistico, ma la testimonianza delle energie positive delle persone comuni, dei piccoli e giovani imprenditori e di quel tessuto sociale che non si vuole rassegnare al fato e al destino. Il servizio pubblico non puo’ spegnere i riflettori sulle realta’ segnate dal disagio e dal dramma. Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione, non soltanto nel momento di cronaca in cui ne parlano tutti i telegiornali, ma anche successivamente per accompagnare quelle popolazioni e quei territori verso il ritorno alla normalita’. In questo il servizio pubblico puo’ fare molto perche’ e’ un pungolo per la classe dirigente, per la politica e per coloro che hanno responsabilita’ nel fare bene e presto l’opera di ricostruzione.

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