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Edoardo Raspelli, il successo di Melaverde nelle tre T: “Terra, territorio e tradizione”

Foto: AP/LaPresse

Edoardo Raspelli conduttore di Melaverde, fortunata trasmissione di Rete 4 dedicata all’agricoltura e al territorio italiano, racconta come è nato un programma che agli esordi faceva registrare il 2% degli ascolti e oggi arriva al 19% di share con punte del 22%:

Nasce nell’autunno del 1998 da un’idea di Giacomo Tiraboschi, un agronomo. Che pensa a un programma con uno slogan fatto di tre parole: agricoltura, ambiente, natura. Ne parla a Berlusconi padre, che seguiva ancora un po’ le reti, e il programma si fa. I conduttori erano Gabriella Carlucci e Toni Garrani. Mi chiamano per dedicare tre minuti alla recensione di un piatto. Poi mi fanno un provino e quei tre minuti si sono dilatati fino alla conduzione. Ho preso il posto di Toni Garrani. Accanto a me ho avuto Francesca Senette, Susanna Messaggio e Barbara Gubellini. Adesso c’è Ellen Hidding bella e simpatica.

Il giornalista spiega così i motivi del successo di Melaverde:

Forse perché abbiamo un budget basso. E allora dobbiamo usare i soldi oculatamente e poi anche il cervello. Forse perché siamo pochi: dure registi che si alternano, Michele Zito e Giancarlo Valenti, due autori, Luca Liberati e Nicola Fontana. Forse perché ci guidano le tre T, terra, territorio, tradizione. Cerchiamo usi, costumi, piatti, dialetti. Sono importanti i dialetti. Come dice Pasolini: Il contadino che parla il suo dialetto è padrone della sua realtà.

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