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Il magico mondo di Gigì

Siete tristi e avete smesso di sognare? Vorreste realizzare la vostra aspirazione, ma avete bisogno di un aiuto? Niente paura, potreste essere uno dei quarantotto fortunati essere umani a cui Gigì, potrebbe cambiare la vita. Chi è Gigì? La protagonista de Il Magico mondo di Gigì, il cartone animato, da cui hanno preso spunto anime come Creamy e Magica Emy.

Gigì è una ragazzina dai capelli rosa con un fiocchetto in testa e un ciondolo speciale, che la fa diventare adulta o abile in molti campi. Il prezioso, le è stato regalato dai suoi genitori, i sovrani del pianeta di Fantasia, che l’hanno spedita sulla Terra per aiutare gli esseri umani a credere nei sogni, donando loro la felicità che desiderano.

La missione potrebbe sembrare banale, ma l’obiettivo da raggiungere non è affatto semplice: a causa delle guerre e della malvagità, che ci sono state nel nostro mondo, quello della piccola Gigì si è allontanato parecchio, tanto che, se la nostra eroina non dovesse riuscire a far brillare i dodici diamanti sulla corona di Re Robin (ogni diamante si accende dopo quattro buone azioni) la tristezza potrebbe vincere definitivamente sulla felicità.

Il magico mondo di Gigì, Maho no Princess Minky Momo, è una serie animata giapponese di 62 episodi, prodotta da Ashi Production nel 1982 e ispirata all’omonimo manga di Shudo Takeshi.

Diretta da Hiroshi Watanabe e giunta in Italia su Rete 4, tre anni dopo la prima visione in Giappone, il cartone ha avuto un seguito dal titolo Tanto tempo fa… Gigi, uscito nove anni dopo, nel 1991, 2 OAV e un film intitolato Viaggio nell’isola che non c’è, a cavallo delle due serie.

Cosa bisogna ricordare de Il magico mondo di Gigì? I due genitori affidatari, una coppia di veterinari che sotto ipnosi credono realmente che la bambina sia loro figlia; i tre compagni animali della protagonista, Bankers, il cane furbetto, Yum Yum, il canarino vanesio e Cocò la scimietta dispettosa; gli episodi finali, nei quali Gigì muore, facendo fallire la missione, poi si reincarna in una neonata terrestre; la censura che Mediaset applicò al cartone, in una scena in cui si vede la ragazzina che si trasforma per qualche secondo in una donna, rimanendo nuda; le due sigle iniziali cantate rispettivamente dai Sorrisi (che potrete sentire in fondo al post) e da Cristina D’Avena (scritta successivamente e dal titolo Benvenuta Gigì); gli insegnamenti importanti, come l’amicizia, la bontà, l’importanza di inseguire il proprio sogno, che il cartone vuole dare al suo pubblico, messi in discussione dal brusco finale negativo (un autobus investe la protagonista uccidendola); i pregevoli disegni, molto luminosi, capaci di rappresentare alla perfezione il carattere del personaggio (il volto bonario di suo padre, Re Robin o della madre adottiva; l’eleganza e il garbo della madre naturale; la professionalità e l’amorevolezza del padre adottivo); la roulotte, che si trasforma in elicottero.

Concludendo: Il magico mondo di Gigì è un cartone molto gradevole ed educativo, capace, come pochi, di insegnare a grandi e piccini a non abbandonare mai la strada che conduce al proprio sogno, che seppur ricca di ostacoli è quella che ci conduce alla felicità.

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