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Fiocchi di cotone per Jeanie

Quest’oggi per la rubrica Cartoni animati story, vi farò fare un balzo all’indietro di oltre un secolo, nel periodo 1800 periodo in cui è ambientato il cartone che sto per raccontarvi.

Fiocchi di cotone per Jeanie (Kaze no Naka no Shoujo Kinpatsu no Jeanie), un anime del 1982 realizzato dalla Nippon Animation in collaborazione con Shiro Ishinomori, Ryo Yasumura e Masahiro Kase, con un totale di 52 episodi, basato sul romanzo di Stephen Foster del 1854 “Jeannie whit the brown hair”.

Il cartone è uscito in Italia solamente nel 1994, e la sigla, come per tutti gli altri cartoni, venne cantata da Cristina D’Avena.

La serie animata, narra la storia di Jeanie MacDowell, una bionda ragazzina che abita in una piccola cittadina nella Pennsylvania del sud. La dolce dodicenne ha vissuto quasi tutta la vita senza la madre, morta prematuramente lasciandola sola con il padre, che dopo qualche anno, sposa un’altra donna.

Jeanie adora suonare il piano, una cosa che le insegnò la madre, con la quale faceva dei veri e propri concertini accompagnato dal suo amico Steven con l’armonica, ed il suo amico di colore Bill che suonava il banjo.

Dopo la morte della madre, Jeanie decide di darsi da fare tra la gente, aiutare i bisognosi, decidendo così di fare il medico, una professione che purtroppo in quel periodo era difficilmente attribuibile ad una donna, in quanto la mentalità era ancora molto conservatrice.

Visto il rapporto poco elegante con la matrigna, ed il sogno che vuole fare avverare,  Jeanie decide di andare in un collegio e studiare per diventare una futura infermiera. La vita no sarà semplice,tra la direttrice e le compagne la povera Jeanie avrà da rimboccarsi le mani, cosa che grazie a Bill, che l’ha seguita la collegio trovando un lavoro come giardiniere, riesce a fare.

Finito il corso, Bill e Jeanie tornano in Pennsylvania insieme a Stephen, ma i problemi non tardano a venire. Bill torna a suonare Jazz, ma poi perde l’ispirazione, Jeanie inizia un tirocinio presso uno studio medico all’interno di un orfanotrofio, luogo non ben accetto dal paesino, in particolar modo dal sindaco, che costringerà a far pagare una tassa maggiore l’orfanotrofio, altrimenti lo farà chiudere. Jeanie riesce a trovare i soldi salvando le sorti del posto.

Jeanie oltre ad avere salvato l’orfanotrofio, fa tornare la voglia di suonare a Bill, fa sposare la direttrice dell’orfanotrofio ed il medico ed infine, trova il coraggio per dichiarare il suo amore a Stephen innamorato da sempre di lei. I due si sposeranno nell’aprile del 1850.

Una serie molto carina, che racconta una storia tratta da un racconto di quel periodo, in cui le differenze culturali e la classe sociale bassa erano un punto a sfavore per la società, in cui le persone di colore non potevano fare parte di associazioni, sedersi in luoghi pubblici, ma erano indirizzati verso una propria nicchia. La protagonista, figlia di un medico, è riuscita a cogliere il bello della diversità, portando nelle case un grande valore, che tutt’ora le persone scordano, l’uguaglianza, il rispetto e la tolleranza.

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