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Sanremo 2013, Luciana Littizzetto: “Devo ancora scrivere i monologhi, forse improvviserò”

 Massimo Giletti, con una mossa da stalker navigato, è riuscito ad intervistare Luciana Littizzetto. La comica piemontese ha così parlato di come si sta preparando per Sanremo 2013. Partiamo dalle scale, Lucianina le vorrebbe mobili:

Avevo chiesto una scala mobile, ma non è arrivata perché costa troppo e noi siamo al risparmio. Quindi ci sarà la scala che dovrò scendere perché è tradizione. D’altronde se tu scegli di far Sanremo devi stare nel meccanismo di Sanremo, non puoi rifiutarlo, sennò non ci vai.

Ci sarà un bacio come accaduto nel 2003 con Pippo Baudo?

Fazio l’ho già baciato e devo dire che era meglio Pippo Baudo. Chissà, magari torna Pippo Baudo… Ma spero che ci sia qualche maschio. Se vuol venire Massimo, volentieri, anche se è innamorato ancora della Clerici, ma come seconda scelta…

Ricapitolando: scale sì, baci no, invece ballare e cantare?

Ballerò? Lo escludo categoricamente. Cantare? Male. Farò quello che sono io. Tutte le altre hanno cantato e ballato? Eh sì, con risultati discutibili. E io mi inserirò su quella scia, con risultati discutibili.

E infine i monologhi. Di cosa parlerà la Littizzetto? Ecco non ne ha idea nemmeno la diretta interessata dato che di argomenti tabù ce ne sono troppi:

Non lo so di cosa parlerò. Di politica non si può parlare per la Par Condicio, di Chiesa non ne parliamo proprio, di sesso, per carità, siamo in prima serata. Darò la ricetta del coniglio alle olive, non so. Non posso dire Cavaliere e Monti e neanche ‘Che due maroni’, pensa come sono messa. Ma ancora devo scrivere, non so cosa dirò. Il bello di Sanremo è anche l’attualità, prendi quello che è successo in quei giorni là, quindi saranno scritte anche in quei giorni, magari improvvisate sul palco.

Luciana, perché per l’occasione non rispolveri i tuoi personaggi cult come Lolita e Sabbry.

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