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Sanremo 2012, Celentano: il monologo della serata finale (video)

Per la gioia di Lorenza Lei, che stasera si starà sicuramente gustando la serata finale del Festival di Sanremo in bilico su un cornicione di Viale Mazzini, Adriano Celentano si è esibito per la seconda volta in qualità di super ospite della kermesse sanremese targata 2012. Dopo la perfomance di martedì, dopo aver sciorinato riflessioni su aldilà e morte, dopo aver gentilmente consigliato alle testate cattoliche di chiudere bottega e dopo aver permesso a Pupo di deliziarci con le sue ammalianti capacità recitative, il pubblico ha appena goduto di un’altra buona mezz’ora di show in puro stile Molleggiato.

Adriano Celentano esordisce sul palco, esibendosi con il brano Thirteen Women (And Only One Man In Town), sfoggiando una pronuncia inglese che non si discosta neanche tanto da quella terrificante di Morandi. Prima del monologo, Celentano beve il suo classico bicchiere d’acqua.

Fin dalle prime parole, Celentano ha manifestato l’intenzione di riaccendere le luci, in realtà mai spente, sul suo monologo di martedì.

Il Molleggiato ringrazia Don Mario, l’unico esponente di Chiesa ad averlo difeso durante una puntata de La vita in diretta, e se la prende con chi ha estrapolato le sue dichiarazioni e manipolate pretestuosamente.

I temi del monologo di Adriano Celentano di martedì erano semplicemente aldilà, Paradiso, Dio. E, puntuale, arriva una nuova stoccata all’Avvenire e Famiglia Cristiana, colpevoli di non trattare questi temi.

Il pubblico inizia a rumoreggiare e, per la prima volta, Adriano Celentano sembra spiazzato: in platea, c’è chi dice “Bravo” e chi urla “Basta”.

Dopo qualche momento di impasse, Celentano riprende il filo e ammette di voler solo esprimere un pensiero, diritto di tutti in una democrazia.

Dopo aver cambiato La cumbia di chi cambia, Gianni Morandi raggiunge Adriano sul palco e i due danno vita ad uno sketch innocente col direttore d’orchestra Fio Zanotti prima di cantare Ti penso e cambia il mondo. Morandi, visibilmente commosso durante il duetto, abbraccia Celentano.

La performance di Celentano termina (per fortuna o purtroppo) qui: un monologo fiacco e incolore che ha vissuto di rendita sulle polemiche della prima sera.

La chiusa di Morandi è eloquente e il cantante/conduttore difende l’amico Celentano:

Celentano non odia nessuno.

Photo Credits | Getty Images

10 commenti su “Sanremo 2012, Celentano: il monologo della serata finale (video)”

  1. Adriano Celentano ha perso la grande occasione di dare un qualche contributo alla formazione di una nuova cultura a cui tutti dovrebbero convergere se si vogliono cambiare le cose in Italia. E’ bello che un personaggio celebre come lui osi parlare apertamente di Dio ma, se ciò può creare confusione o scandalo, è meglio parlare di altro. Ad esempio, non sarebbe stato più cristiano parlare della criminale cultura dei furbi che evadono le tasse?

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  2. Adriano. Sei un grande sei l’unico che hai avuto Il coraggio di dire quello
    Che GLI ITALIANI dovrebbero aver capito da un pezzo ma purtroppo NON GLI entra nella zucca. Non te la prendere non capiscano niente.Sei il migliore un GRANDE UOMO ai tutta la mia ammirazione!!!!!

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  3. ma tu mi devi dire ke cazzo centra il canone rai con celentano. il canone rai è un servizio ke utilizzi tu. la tua televisione nn c’entra nulla con celentano. ormai la tv ha più di 20.000 canali… oh??? non ti piace celentano??? cambia quel cazzo di canale… ki ti costringe a guardarlo???? ora basta eh.. @ sl:

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  4. uno dei pochi personaggi televisivi che non fa parte di questo di marionette.
    Grande Adriano… ci mancheranno i tuoi programmi televisivi con italiani di alto livello come te.. ormai ci restano queste trasmissioni da 4 soldi… Non ci togliere la tua presenza…

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  5. commozione e rabbia:questi i sentimenti provati questa sera…commozione perchè tu ,Adriano,rappresenti il simbolo di un mondo in cui i valori umani erano fortemente sentiti,tu hai accompagnato una generazione di Forti,di Vincenti,di Coraggiosi di quelli che credevano nel “Pomeriggio azzurro” oggi il cielo è sempre grigio……………e di azzurro c’è ben poco!Il mondo non vuole pensare………..pochi hanno voglia di sapere chi è Dio,e quale carattere può avere………..si vive alla giornata………..hai la mia comprensione,e sempre la mia ammirazione,quella di quando mi scatenavo,bambina con la tua indimenticabile canzone “VEntiquattromila baci” sono quelli che ti invio insieme ad altrttanti abbracci

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  6. COME GESU’ CONDANNATO SENZA COLPE, ANCHE TU CONDANNATO SENZA COLPA, PER AVER DETTO QUELLO CHE LA MAGGIORANZA DEI CITTADINI PENSA MA NON DICE PERCHE’ HA PAURA DI SCHIERARSI CONTRO LA CHIESA, PADRONA DELLA CORRUZIONE EDELL’INGIUSTIZIA, NON SICURAMENTE VOCE DI DIO.
    VERGOGNA MEDIATICA PIENA DI SCRIBI E FARISEI: “GUAI A VOI IPOCRITI, CIECHI GUIDE DI CIECHI, CHE SIETE SEMPRE PRONTI A CONTESTARE IN PRIMA FILA NEI POSTI CHE CONTANO E APPARITE BELLI FUORI MA SIETE MARCI DENTRO”.
    GRAZIE A TE ADRIANO, UOMO LEALE E SCHIETTO, CHE HAI AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA’ IN FACCIA ALLA VERA CASTA, QUELLA PIU’ PRIVILEGIATA E PERICOLOSA DELLA POLITICA, QUELLA CHE SI ABBUFFA MENTRE IL MONDO MUORE, CHE PREDICA “IL BENE” MA…….. ED E’ LA PRINCIPALE RESPONSABILE DELLA CADUTA DEI NOSTRI VALORI: LA CHIESA.
    SEI UN UOMO COME POCHI E MERITI TUTTO IL NOSTRO RISPETTO.
    GRAZIE DI ESISTERE E CONTINUA AD ESSERCI.
    TI ABBRACCIAMO DI CUORE IMMENSO ARTISTA.

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  7. SEI SEMPRE IL PIU GRANDE, MA SAI LE VERITA FANNO MOLTO MALE SPECIE PER LA CASTA, CONTINUA COSI ADRI NN SBAGLI MAI, E SE QUALCHE IMBECILLE TI HA CONTESTATO IERI HA LA CODA DI PAGLIA IN QUESTO PAESE DOVE TUTTO E DOVUTO A I SOLITI CONOSCIUTI CIAO ADRI IN BOCCA A LUPOI ROSARIO

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