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Fabio Troiano: “Overdose di talent? No, c’è spazio per tutti”

 Amici, X Factor, Ti lascio una canzone, Io Canto, The Winner is… e ora anche The Voice. Non saranno troppi i talent musicali in tv? Diva e Donna lo ha chiesto a Fabio Troiano, prossimo conduttore del programma nato dalla geniale mente di John De Mol. Per l’attore The Voice si distingue dagli altri per la grande meritocrazia:

The Voice of Italy è un programma che punta solo sul merito, in questo caso solo sulla voce. Solo grazie a quella gli aspiranti cantanti devono conquistare l’attenzione dei coach che, la prima volta, li ascolteranno al buio, senza vederli, senza essere influenzati da aspetto o abito. E in un momento di crisi di valori, di competenze, un programma meritocratico merita di essere visto. e di essere fatto.

Niente dilettanti allo sbaraglio e niente momenti tragicomici alla X Factor. Troiano aggiunge che in video si vedranno solo persone davvero portate a fare musica:

Questo programma si differenzia da altri proprio perché c’è una dura selezione a monte. Chi si presenta a The Voice ha già un livello artistico alto. Non è il classico dilettante, è qualcuno che magari ha fatto il corista per grandi star e sta provando in tutti i modi a fare questo mestiere, seriamente. Io non avverto questa overdose di programmi canori. Se c’è qualità c’è spazio per tutti.

Fabio non rinuncia al mestiere di attore. In cantiere molte fiction e film per il cinema:

Attore resto: in tv mi vedete ne Il Clan dei camorristi: ho finito di girare per Mediaset Benvenuti a tavola ma non so di preciso quando sarà in onda. E non mi faccio mancare nemmeno il cinema, ad aprile sarà nel film Ci vediamo domani con Enrico Brignano. Fa parte del mio mestiere essere sempre diverso. E come attore ho tante cartucce da sparare.

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