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Lettera Aperta del TG4 a Beppe Grillo

Durante l’edizione di questa sera del TG4, i giornalisti della redazione hanno scritto una lettera al leader del Movimento Cinque Stelle, in risposta alle dichiarazioni di Grillo durante il comizio avvenuto in settimana a Leonforte (EN).

Durante l’intervento, infatti, l’ex comico ha assegnato il premio “microfono di legno” proprio al TG Mediaset guidato in passato da Emilio Fede. Ecco il testo completo della lettera:

“Caro Grillo,

dunque abbiamo vinto. La ringraziamo per questo prestigioso premio – il microfono di legno – proprio quello con cui oggi stiamo registrando queste parole.

La ringraziamo, ma alla fine – lo confessiamo – non sappiamo bene perchè. L’unico merito, ma evidentemente per lei è un demerito, è quello di aver fatto sempre il nostro lavoro.

Di averlo fatto nonostante i ripetuti insulti ai giornalisti, che negli ultimi mesi sono andati sempre crescendo.

Alle nostre tv Lei ha sempre preferito quelle tedesche o quelle turche. Ne prendiamo atto. Ma nonostante questo, noi – come gli altri colleghi – abbiamo continuato a fare il nostro mestiere, anche quando lei ha tentato di impedircelo.

Mentre lei tentava di zittirci, noi abbiamo continuato a darle voce. Nel rispetto della completezza dell’informazione e soprattutto perché lo dobbiamo ai nostri telespettatori, che forse sono un po’ di più degli utenti del suo blog.

Evidentemente i giornalisti non le piacciono. Lo ha dimostrato in molte occasioni. Ancora di meno le piacciamo noi, quelli di Mediaset. Lunedì in Sicilia è arrivato addirittura alle minacce.

Nonostante gli insulti e le minacce, noi andiamo avanti. All’acrimonia con cui lei agita le piazze – reali e virtuali – contro le nostre tv, noi rispondiamo con la passione del nostro mestiere. Quella stessa passione che ci spinge oggi a risponderle così: trasformiamo questo microfono di legno in un microfono vero. E ci conceda un’intervista – proprio a noi del Tg4. Stando davanti a una telecamera e a un microfono vero, farà sicuramente del bene a quella libertà di informazione che tanto le è cara. E, forse, cambierà anche idea sui giornalisti”.

 

Ovviamente non voglio difendere la redazione del TG4 (preferisco altri programmi comici quando ho voglia di ridere un po’) ma su una cosa bisogna dare loro ragione: adesso si sta proprio esagerando. E’ assurdo che il leader di un partito offenda in questo modo i mezzi di informazione che – vorrei ricordarlo – sono lo strumento principale per evitare la dittatura o un regime totalitario. Addirittura durante il comizio siciliano (seguito da diversi miei amici) Beppe Grillo ha anche chiesto di oscurare una delle telecamere di La 7.

Si parla tanto di libertà e di futuro: non mi sembra che la censura dei mezzi di informazione sia sinonimo di libertà. E neanche di futuro: sbaglio o l’ultima volta che si è cercato di farlo siamo sfociati nel fascismo?

 

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