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Champions League, Antitrust contro Sky. La reazione: “Decisione ingiustificata”

L’Antitrust, con delibera del 27 luglio pubblicata oggi sul bollettino, ha esteso al torneo di Champions League l’istruttoria contro Sky Italia per abuso di posizione dominante. Nel novembre 2010 era stato aperto il fascicolo sull’assegnazione dei diritti tv per i campionati mondiali di calcio. L’istruttoria nasce da un ricorso di Rti, del gruppo Mediaset.

Nella delibera, a firma del presidente Antonio Catricalà, si legge che viene ampliato l’oggetto dell’istruttoria anche ai diritti tv per la Champions, relativamente all’acquisizione dei diritti della Uefa Champions League per le stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015, e fissato in trenta giorni l’eventuale richiesta di audizione dei legali di Sky e prorogato al 30 giugno 2012 il termine del procedimento.

Sky Italia ha comunicato di aver appreso con stupore tale decisione dell’Antitrust, che

appare inaspettata e totalmente ingiustificata in quanto Sky Italia ha acquisito i diritti televisivi della Uefa Champions League aggiudicandosi in esclusiva solo due dei tre pacchetti disponibili, al termine del bando di gara indetto dalla Uefa, secondo le procedure utilizzate negli altri mercati europei e nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea.

Nel comunicato stampa Sky inoltre tira in ballo, senza farne menzione diretta, Mediaset:

Peraltro, è utile ricordare che nell`ambito della stessa gara un altro operatore italiano, oltre ad aver nuovamente acquisito i diritti pay in esclusiva della Europa League, ha acquistato in totale esclusiva i diritti in chiaro per le stesse stagioni della Uefa Champions League.

Sky comunque ha ribadito la disponibilità a collaborare pienamente con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

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