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La7: via Benedetta Parodi, Gad Lerner, Daria Bignardi e i programmi del mattino

 E’ ItaliaOggi ha ipotizzare quello che accadrà nel futuro di La7. Stando a quello che rivela il quotidiano economico i tagli per risanare l’azienda colpirebbero anche l’area di informazione e approfondimento tanto lodata da Umberto Cairo nelle ultime interviste. Partiamo dalle persone che rischiano di dire addio alla rete:

L’infilata informativa mattutina di La7, quella a colpi di Omnibus, Coffee Break, L’aria che tira potrebbe essere cancellata con un colpo di spugna: tenere accesi gli studi per le dirette, impegnare una regia, pagare gli ospiti, i giornalisti e le redazioni (magari con lo straordinario notturno perché iniziano a lavorare molto presto) sono costi puri. Stessa cosa per la versione di Omnibus dopo la mezzanotte. Cairo dovrebbe cancellare tutti i costi accessori e le collaborazioni non redditizie. A rischio, per esempio, Benedetta Parodi, via Gad Lerner, via Daria Bignardi, Luca Telese, Nicola Porro. Si utilizzano solo risorse interne, e poi serie, telefilm, diritti (potenziando la collaborazione, già in essere, con Sky).

Praticamente un bagno di sangue. In tutto questo c’è però una ragione. Il mattino di La7 si aggira su un ottimo 6% di share, peccato però che gli investitori pubblicitari puntino a tutt’altra fascia, quella che va dalle 18.45 alle 22.30. Quindi se proprio si deve investire Cairo è intenzionato a farlo in questo spazio. Come? Lilli Gruber potrebbe prendere il posto dei Menù di Benedetta o in generale si tratta di spostare i programmi che funzionano in orari più appetibili per i ricavi pubblicitari

Chi invece non verrà minimamente messo in discussione: Maurizio Crozza, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Michele Santoro, Enrico Mentana. Loro continueranno a svolgere il loro lavoro a La7 che avrà come obbiettivo la conservazione del 3.5% – 4% di share, almeno per i primi tempi. I costi verranno ridotti del 30% – 40%. Non mancheranno i nuovi programmi: si parla dell’arrivo di Claudio Bisio e Alessandro Siani. Si pensa, infine, di acquistare qualche nuovo film in più da trasmettere in prima serata.

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