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Se…a casa di Paola, la Perego convince ma non stupisce

 All’annuncio dell’arrivo di Paola Perego nel pomeriggio di Raiuno, al posto della Balivo, mi ero chiesto se fosse stato necessario mandare in pensione Festa Italiana per un nuovo contenitore. Guardando il debutto di Se…a casa di Paola, ho trovato giusta risposta al mio interrogativo. La struttura del programma è praticamente la stessa. Di nuovo c’è ben poco. La classica intervista su una panchina (protagonista è la giovane Georgia Luzi) si alterna al momento amarcord in cui si rivangano i fatti più importanti degli anni 70.

Se le idee scarseggiano (ma siamo solo alle prime puntate), la Perego riesce fortunatamente ad imporre il proprio stile di conduzione. E’ garbata, sorridente, attenta osservatrice, sa mettere a proprio agio gli ospiti in studio come una perfetta padrona di casa. Lo scontro con Maria De Filippi si giocherà su un terreno comune: le storie vere della gente semplice, i drammi del passato con un occhio strettissimo all’attualità.

E non poteva mancare certamente il racconto filmato di un fiocco rosa nell’acquario di Genova (il delfino mascotte ha partorito). A quando gli sfarzosi matrimoni nel Sud Italia? Peccato che il talk show risulti troppo snodato (a causa dei blocchi pubblicitari mal incastonati e della messa in onda registrata) con la conseguente perdita di ritmo e coinvolgimento emotivo. Innovativa (ma mal strutturata) l’idea di rifugiarsi in una stanzetta isolata per discutere sulla vicenda del giorno e rivolgersi liberamente ai telespettatori.

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