Digitale Terrestre: switch over a Napoli e in Campania

Mentre in Piemonte continuano ad esserci problemi con il digitale terrestre (ma la colpa, secondo il presidente del Consorzio Dgtvi Andrea Ambrogetti è delle antenne che usano i cittadini, che per vetustà o per filtri troppo vecchi non ricevono o ricevono i canali a singhiozzo), da oggi tocca a Napoli e alla Campania effettuare lo switch-over.

Ciò vuol dire che da stanotte a mezzanotte, chi abita nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, e non è in possesso di un decoder digitale terrestre o di una tv con il decoder incorporato, non può più vedere Raidue e Rete 4. Dall’undici al sedici dicembre si completerà il passaggio di tutti gli altri canali in tutto il territorio della Campania.

Digitale terrestre, metà dei cittadini interessati dallo switch senza decoder!

 Come sta andando il passaggio dall’analogico al digitale terrestre? Per niente bene: secondo l’Adoc nelle regioni dove è iniziato lo switch-over al digitale terrestre il 50% dei cittadini non ha ancora acquistato il decoder.

Non solo: come fa notare Carlo Pileri, il presidente dell’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, non c’è informazione sufficiente e permangono i problemi per l’utenza:

La metà dei cittadini interessati dallo switch over non ha ancora acquistato il decoder a causa, soprattutto, di un informazione scarsa e poco chiara nei contenuti e nelle modalità di passaggio al segnale digitale. Questi dati sono confermati anche dal vertiginoso calo d’ascolti fatto registrare da luglio in poi da Rai Due e Retequattro, i due canali non più visibili in analogico nelle Regioni interessate. Permangono inoltre molti problemi per l’utenza, sia in termini di disservizi, dalla ricezione del segnale all’impiantistica dell’antenna, sia in termini di disponibilità d’acquisto dei decoder. E’ raro, soprattutto, trovare nei negozi i nuovi decoder “ibridi” Tivusat, satellitari e digitali.

Digitale Terrestre: la sfida continua


Digitale terrestre avanti tutta, il processo di conversione da analogico a digitale del segnale televisivo in Italia è in piena attuazione secondo il calendario scandito dal Ministero delle Telecomunicazioni. Dopo la Sardegna già in stato di switch off, nelle prossime settimane il Piemonte occidentale (Torino e Cuneo 20 maggio) il Lazio (16 giugno esclusa la provincia di Viterbo) e la Campania (10 settembre) entreranno in regime di switch over, Retequattro e Raidue non saranno più disponibili in analogico, seguiti poi entro la fine dell’anno anche dagli altri canali. Stesso destino seguiranno le emittenti di Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige il cui switch off è previsto rispettivamente a settembre e ottobre-novembre 2009.

Le emittenti televisive italiane stanno investendo qualcosa come 540 milioni di euro per adeguarsi al nuovo corso, mentre sono 31 i milioni stanziati dal Governo per tutte le attività che comprendono sovvenzioni alle famiglie per l’acquisto dei decoder, comunicazione sulle Tv locali, finanziamenti alla Rai etc. Ad eccellere in un frangente come questo caratterizzato da tanto fermento è il mercato dei decoder, per la ricezione del segnale digitale.

Va detto che dal 3 aprile è vietata in Italia la vendita di apparecchi televisivi sprovvisti di decoder integrato e altrettanto vero che la popolazione coinvolta (circa 3 milioni e 400 mila famiglie nei prossimi mesi) fra cui coloro non intenzionati ad acquistare un televisore nuovo, dovrà comunque dotarsi del prezioso apparecchio, uno per ogni tv della casa, un reale business per le società che operano nel settore.