Da quando nel 1976, il Carosello ha smesso di esistere e con l’avvento delle televisioni private, il mondo della pubblicità in Italia ha sviluppato maggiormente altri tipi di pubblicità. Oggi, nella nostra rubrica vogliamo illustrarvi i maggiori metodi (più o meno legali) che le televisioni utilizzano per guadagnare soldi e sponsorizzare prodotti.
Spot
Quello che Maurizio Costanzo definisce i consigli per gli acquisti e Mike Bongiorno i consigli dalla regia, sono i classici spazi di intermezzo tra una trasmissione e l’altra. Gli spot sono riconoscibili, perché il programma subisce un taglio per lasciare spazio al messaggio pubblicitario. Tutti i prodotti legali possono fare pubblicità, tranne le marche di sigarette e tabacco. Gli spot non hanno una durata prestabilita, ma solitamente non superano mai il minuto.
Minispot
Interruzione di pochi secondi, in cui va in onda una sola pubblicità, spesso la versione ridotta, durante gli eventi sportivi. In teoria questo tipo di informazione pubblicitaria può andare in onda solo a gioco fermo. Il problema e che non si può sapere il momento esatto in cui il gioco riprende e ciò comporta la violazione sistematica della norma.