Recensione: Scusa ma ti chiamo amore… scusa se non ti considero!

Ho provato a non guardarlo, ve lo giuro, ma dopo che ho letto la notizia che Scusa ma ti chiamo amore ha stravinto al botteghino incassando più di 4 milioni di Euro doppiando American gangster, incassando 10 volte più di Mr Magorium, ho pensato che fosse mio dovere vederlo e cercare di essere il più possibile oggettivo.
Per farlo vi racconto subito la complessissima trama: Alex (Raul Bova) è un trentasettenne impaccato di soldi, uscito da poco dalla relazione più importante della sua vita, che fa il pubblicitario, circondato da amici che lavorano si e no 2 ore al giorno e nel frattempo tradiscono quelle vecchiacce di mogli che si ritrovano.
Niki (Michela Quattrociocche) è una bellissima diciassettenne, che si è mollata con un rapper housettaro da centro sociale, che canta canzoni d’amore (personaggio a me sconosciuto: Moccia, ma dove vivi? Tutti tu li conosci questi personaggi? Informati!), ed è pronta a innamorarsi nuovamente perché innamorata dell’amore (scusate la ridondanza della parola amore o meglio scusa ma io scrivo amore).