Speciale Festival di Sanremo 2008 – prima parte –

In queste ore fervono gli ultimi preparativi in vista della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana. A Sanremo si respira la tipica aria di festa, generata dalla consapevolezza che per una settimana e più la città dei fiori sarà al centro dell’attenzione del pubblico e dei media. Si parte quindi lunedì 25 febbraio fino a sabato 1 marzo, con la pausa di mercoledì 27, dove a farla da padrone sarà il Dopofestival, presentato da Lucilla Agosti, Lucia Ocone e Elio e le Storie Tese.

Sul tradizionale palco del teatro Ariston, con la scenografia di Gaetano Castelli ispirata quest’anno a Broadway, i mattatori della serata, insieme alle canzoni in gara saranno Pippo Baudo, Piero Chiambretti e le affascinanti attrici di fiction Bianca Guaccero e Andrea Osvart.

Quanto alla gara vera è propria il festival di Sanremo prevede una competizione tra le canzoni inedite, interpretate da 20 artisti Campioni e 14 artisti Giovani. Lunedì 25 febbraio si esibiranno 10 artisti della sezione Campioni e 7 della sezione Giovani, votati dalla giuria demoscopica.

Il festival di Sanremo è ancora attuale?

Manca ormai meno di una settimana all’inizio della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana, il tam tam mediatico ha raggiunto il massimo dell’intensità con i giornali che riportano ogni giorno gossip, sondaggi, notizie di ogni genere dalla città dei fiori.

Ogni trasmissione della Rai, per quel che è possibile, non perde occasione nel fare anche un minimo accenno alla kermesse sanremese, con l’intento di tenere alto il blasone di un’azienda televisiva, che la prossima settimana raggiungerà il culmine del periodo di garanzia, quello su cui ogni inserzionista pubblicitario ha puntato i pezzi migliori. L’aspettativa del pubblico è alta, guai a deluderla.

Eppure io, quale operatore del settore, in qualità di speaker radiofonico di lungo corso, ormai in disarmo, nonché inviato al festival più di dieci anni fa (allora vinsero i Jalisse), mi interrogo sulla reale necessità di mandare in onda una sfilata di canzoni che col passare degli anni ha perso sempre più il suo fascino.