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Michele Santoro, Annozero e i quesiti ancora senza risposta

L’unico dato di fatto è che Michele Santoro ha abbandonato il proprio ruolo di dipendente della Rai per diventare collaboratore esterno. Tutto il resto rimarrà un mistero o fino a quando non ci sarà la conferenza stampa chiarificatrice o fino a quando la Rai non spiegherà i suoi piani.

Perché Santoro abbandona? I motivi più accreditati dalla stampa sono: perché si è stancato di fare il paladino dell’informazione, perché ha voglia di sperimentare, perché ha progetti più ambiziosi, perché avrà una buona uscita milionaria.

Quanto prenderà Santoro come buona uscita? C’è chi dice tre milioni di euro, chi cinque, chi addirittura parla di dieci milioni (Roberto Rao dell’Udc). Massimo Donadi dell’Italia dei valori ha commentato quest’ultima possibilità  (fonte Ilmattino.it):

La notizia che la Rai avrebbe versato 10 milioni di euro per rescindere il contratto con Michele Santoro è di straordinaria gravità e immoralità. Che i vertici della Rai gettino denaro pubblico al solo scopo di stare tranquilli ed evitare che giungano loro le puntuali telefonate di Berlusconi per fermare Annozero, sostituendolo con un giornalista più malleabile e rispettoso degli ordini di scuderia, risponde solo agli interessi politici di questa maggioranza e non a quelli giornalistici ed economici della Rai.

Chi sostituirà Santoro? Laura Rio su Il giornale parla di tre opzioni: assegnare il posto a uno della squadra di Annozero come Corrado Formigli, cambiare totalmente rotta, magari affidandolo a Maurizio Belpietro, o semplicemente chiudere Annozero.

Con che cosa verrà sostituito Annozero? La possibilità che venga proposto un altro programma di approfondimento politico è decisamente bassa, perché è difficile ipotizzare che riesca a far registrare ascolti pari ai suoi, e perché scatterebbero ulteriori polemiche a prescindere dal colore politico del nuovo conduttore. E’ più probabile che invece di proporre discussioni politiche su Raidue il giovedì si provino dei nuovi programmi, relegando l’approfondimento in seconda serata, almeno per l’autunno.

Che fine faranno le docufiction di Santoro? I lavori sperimentali di Santoro dovrebbero essere sette e andare in onda, sempre secondo Laura Riao, su Raidue a partire dal 2011. Anche l’ipotesi che circolava nei giorni scorsi, quella di una migrazione su Raitre, non è da scartare.

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