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Augusto Minzolini contro Sergio Zavoli. Paolo Garimberti: “Il direttore del Tg1 deve imparare a stare zitto”

E’ di nuovo bufera su Augusto Minzolini. E questa volta gli editoriali c’entrano poco o niente. Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha attaccato il direttore del Tg1 dopo le recente polemiche con Sergio Zavoli, presidente di Vigilanza. Zavoli, senatore del Pd, qualche ora fa aveva dichiarato:

L’opinione pubblica è sempre più unanime nel criticare l’atteggiamento del Tg1 che pervicacemente continua a produrre i motivi del discredito professionale e politico che non giova al prestigio del servizio pubblico.

Minzolini aveva risposto definendo Zavoli  “un presidente della Vigilanza di parte“. A questo punto è giunto l’attacco di Garimberti (fonte Repubblica):

Sono dichiarazioni inaccettabili. Minzolini deve imparare a stare zitto.

Il “direttorissimo“, così, viene dato in uscita dalla tv pubblica. Tuttavia il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo avrebbe invitato a resistere. Ma per Minzolini ora il problema è legato alla richiesta di rinvio a giudizio per peculato al tribunale di Roma. Il gip deciderà i primi di ottobre e se la richiesta del pm fosse accolta, la Rai dovrebbe costituirsi parte civile e la sospensione del direttore sarebbe praticamente certa. Così, al settimo piano di Viale Mazzini si studiano soluzioni alternative per cercando di convincere Minzolini a seguire la strada a lui più conveniente: una buonuscita di 1milione e mezzo di euro. Questa sarebbe la proposta a cui starebbe pensando Lorenza Lei, direttore generale Rai, per invogliare l’addio di Minzolini e fargli evitare la gogna giudiziaria e l’esposizione a un conflitto con la sua stessa azienda.

Una volta allontanatosi dalla Rai, per l’ex giornalista de La Stampa si aprirebbero le porte di Mediaset (direzione del Tg5), grazie a Berlusconi. Possibile anche la direzione di Panorama.

Intanto nel consiglio di amministrazione mancano i numeri per dare il benservito al direttore del Tg1; infatti i membri di maggioranza del cda minacciano di far saltare le nomine già decise: Antonio Di Bella (Rai3), Marcello Masi (Tg2), Scipione Rossi (Tribune elettorali), Giovanni Miele (Gr Parlamento). Oggi il caso Minzolini sarà trattato nella seduta del cda. Ma non si arriverà a nessuna decisione definitiva.

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