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Michele Guardì a Cinetivù: la Rai ha bisogno di creatività

 Questa settimana Cinetivù ha incontrato Michele Guardì noto regista e autore televisivo di numerosi programmi Rai fra cui I Fatti Vostri, Mezzogiorno in Famiglia, Scommettiamo che? In attesa delle nuove sfide che lo vedranno protagonista durante la prossima stagione televisiva, abbiamo intavolato con lui un’ interessante conversazione.

Michele Guardì la sua espressione Lodi Lodi Lodi! è divenuta ormai un modo di dire grazie anche alla parodia di Nicola Savino le piace essere “imitato”?

Mi sorprende. E mi diverte.

Lei che ormai lavora in Rai da più di 30 anni, come crede debba evolversi la tv pubblica ora che il digitale terrestre dà una maggiore disponibilità di spazi?

Dovrebbe crescere la creatività: maggiore è la richiesta maggiore dovrà essere l’ offerta. Naturalmente più si farà e più si sbaglierà. Ma è meglio uno sbaglio di qualcuno che crea che non la serenità di uno che sta fermo.

Quello dell’autore televisivo è un ruolo importante soprattutto di questi tempi con la tv tacciata di ripetitività, le sue “creature” come prendono vita?

Penso a qualcosa che possa divertire me come spettatore…La volta che mi son trovato a fare cose che non mi divertivano ho riscontrato la stessa reazione negli altri telespettatori…Parlo di un programma di varietà di tanti…forse tantissimi…anni fa.

Noi che non siamo più giovanissimi amiamo molto ricordare la Rai degli anni ’70: ci può parlare dei suoi esordi e della collaborazione con Pippo Baudo?

Pippo è un coraggioso e generoso. Ha sempre fatto il talent-scout. Seppe dal suo amico Tuccio Musumeci, attore dello stabile di Catania, di due giovani autori, Enzo Di Pisa e Michele Guardì, ci volle conoscere e ci lanciò subito con un programma che si chiamava Secondo voi . Andava in onda la domenica pomeriggio ed era legato alla lotteria Italia. Debuttavano con noi altri “ragazzi”: Beppe Grillo, Fioretta Mari e Tullio Solinghi…

Poi arrivano gli anni ’80, quelli di Giochiamo al Varietè….e gli anni ’90 di Scommettiamo che?

Si, poi…mio cugino Enzo Di Pisa ci lasciò…Punta Raisi…che momenti difficili e dolorosi…Lavorai per sette anni con Antonello Falqui e poi mi misi in proprio:da Uno mattina a Domenica In, ai Fatti vostri a Scommettiamo che…

Michele Guardì è noto anche per la sua eccezionale produttività che lo ha visto al lavoro in passato anche sette giorni su sette: qual’ è il suo segreto?

Non ho segreti. E’ la voglia di fare…Mi diverto. Quando mi annoierò…

Veniamo a I Fatti Vostri una trasmissione storica che tornerà dalla prossima stagione televisiva: come è nata la decisione di riproporre il programma?

Lo ha deciso il pubblico: lettere, fax, mail, messaggi su Facebook. La Rai è sensibile al pubblico…Ed io pure.

Può anticiparci se la formula subirà qualche modifica?

Subirà le evoluzioni che subisce la vita in una piazza. Basti pensare che quando la piazza è nata al suo bar c’era un telefono a gettoni con un cordone lungo lungo, per far giungere la cornetta agli avventori dei primi tavolini…Oggi impazzano i cellulari.

Resterà il gioco del camioncino?

E come si fa a toglierlo? Ci son cresciute generazioni di spettatori. Naturalmente ci saranno giochi nuovi e novità che…vedrete.

Confermati anche Mattina in Famiglia con Tiberio Timperi e Mezzogiorno in Famiglia con un cast tutto nuovo tra cui un siciliano (sia pure d’origine) come Amadeus: cosa si aspetta da lui, considerati i recenti trascorsi non “rosei” a Mediaset?

Amadeus è bravo, è un campione. Gli incidenti di percorso sono solo incidenti che nulla tolgono alle capacità professionali ed alla simpatia di un Numero Uno. Mi aspetto molto. Siamo già in sintonia.

In tutti questi anni di carriera televisiva esiste un presentatore tra tutti che lei stima ma non ha mai avuto la possibilità di dirigere?

No. Se mai c’è qualcuno/a… che… anche se non lo avessi diretto/a …non mi sarebbe mancato/a.

Chi è?

Gli anni sbiadiscono le vecchie foto ed i momenti sgradevoli…Incontradolo/a saluto cordialmente ed a Natale scambio messaggini augurali.

Per concludere: ha in serbo per il pubblico televisivo una nuova idea?

Se la dico la brucio ai miei stessi occhi. Amo fare i consuntivi. I preventivi autocelebrativi servono solo a farsi coraggio. Dico solo che è una cosa che ha molto a che fare con la mia grande passione per il teatro musicale.

5 commenti su “Michele Guardì a Cinetivù: la Rai ha bisogno di creatività”

  1. da anni sono interessata a tutte le trasmissioni di michele guardi..da anni lavoro nel campo della musicologia.. e dato che avete bisogno di creatività volevo proporre una collaborazione con uno di questi programmi.. è possibile contattare la redazione?.. buffa questo mio modo ma non ne ho altri.. grazie Ileana Mattion

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