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Elena Di Cioccio a Cinetivu: “Vorrei fare una follia delle mie a William e Kate. Ma potrebbe essere l’ultima”

Foto: AP/LaPresse

Fra i giornalisti di tutto il mondo, inviati (fra cui Malgioglio, Fabrizio Corona, ex gieffini) e curiosi incalliti, nei giorni del matrimonio del secolo, a Londra, ci sarà anche la iena Elena Di Cioccio.

Per l’occasione, però, svestirà i panni di iena per diventare inviata della trasmissione Will & Kate: il principe trova moglie, la lunga diretta che La7d ha allestito in occasione del matrimonio più chiaccherato di sempre. La diretta, che inizierà alle 11.30 di venerdì 29, sarà condotta da Francesca Senette.

Elena, come ti stai preparando a questa lunga giornata?

A livello estetico mi sto preparando con dei meravigliosi vestiti di sartoria di Gattinoni. Voglio essere in pandant con quello che è lo stile della manifestazione. Annesso al vestito avrò anche un cappello con le piume, rose e tutto quello che ti può venire in mente. Poi sto leggendo tutto il possibile sull’argomento, cercando di capire quali sono le cose in antitendenza e stiamo monitorando cosa fanno le televisioni estere per avere qualche dettaglio in più. Inoltre non potrà mancare qualche scherzo realizzato fra le strade londinesi qualche giorno prima del matrimonio.

Gli sposi si dovranno preoccupare della tua incursione londinese?

Sarei tentata di fare qualche follia delle mie, ma ho paura che potrebbe essere l’ultima (ride, ndr). Non credo che ci vadino molto per il sottile durante, forse, l’operazione più grande di restyling mediatico della corona.

Quindi sarai più istituzionale del solito..

Un pò di più si, ma non troppo perchè mi è un pò difficile a livello caratteriale.

A livello gossipparo.. questa nuova coppia reale come la vedi?

A me piaccono un sacco: ho una passione sfrenata per la corona. Quando ero piccola ho vissuto tantissimo con mia nonna e lei amava tantissimo la principessa Diana. Per cui da piccola leggevo Gente, Oggi, .., che avevano quei bei reportage con la storia della principessa Diana. Mi ricordo che quando dovevamo accendere il fuoco della stufa, non buttavamo mai i giornali con quei reportage perchè volevamo collezionarli.

Se il 29 uno fra Kate e William dicesse di no, cosa potrebbe succedere?

Se Kate dicesse di no, potrebbe – finalmente – distruggere la maledizione delle principesse. Disney e tutti i produttori cinesi di abiti da principessa chiuderebbero. Ci sarebbe la caduta del fuscia. Cinque minuto dopo, Kate avrebbe i cecchini che le sparano in fronte (ride, ndr).

Questo matrimonio avrà lo stesso seguito di quello fra Carlo e Lady Diana?

Molto di più. La tecnologia permetterà a miliardi di persone, con 8mila giornalisti accreditati, di seguire l’evento. Che piaccia o che non piaccia, tutti lo seguiranno. Poi i due sposi hanno fatto una serie di scelte molto moderne: dal rifiutare la servitù in casa al chiedere a gran voce la trasmissione della cerimonia del matrimonio via web.

Intanto continua la tua avventura da inviata a Le Iene. Quali sono le doti principali per essere una buona iena?

E’ sicuramente la perseveranza. Molti di noi sono anche creatori delle cose che fanno, io solo il 50%. Noi Iene siamo diverse tra di noi. Per esempio Luigi Pelazza è un ex carabiniere, quindi ha una serie di dimestichezze con le forze dell’ordine. Io facendo l’attrice, faccio un pò di tutto: vado dal travestimento alla denuncia, dallo scherzo al raccontare i punti di vista.

C’è un servizio della quale vai più orgogliosa di aver fatto?

Ce ne sono tanti, ma non c’è nè uno che mi piace di più degli altri. Quest’anno mi sono divertita molto a fare quello sui casting per bambini, ma anche il servizio nel quale abbiamo raggiunto a Barcellona un truffatore, facendolo innamorare di una persone che non esiste su Facebook. E’ stato bello “smontare” un truffatore che ha truffato per 15 anni chiunque. Indietro nel tempo vado orgogliosa del servizio su Beckham.

Se ti venisse proposto di condurre Le Iene, accetteresti?

Chiunque accetterebbe. Ma Ilary (Blasi, ndr) è una bellissima donna, è antidiva, ha senso dell’umorismo. E’ perfetta per quello che facciamo noi.

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