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Daniela Santanchè contro il Canone Rai, Il giornale e Libero l’appoggiano, Garimberti indignato

La leader del Movimento per l’Italia, Daniela Santanchè ieri a Domenica Cinque ha ribadito il no al pagamento del canone Rai (video dopo il salto) ricordando l’iniziativa “Non con i nostri soldi:

Perché il denaro del contribuente deve farsi complice e fiancheggiatore di chi opera violando sistematicamente i principi elementari di correttezza giornalistica e di rispetto delle regole? Per io chiedo di boicottare con gli strumenti che ci dà la legge per il canone perché il servizio pubblico presuppone il concetto di pluralismo ed è proprio in nome di questo pluralismo che si paga giustamente il canone. Questo purtroppo non avviene più.

L’iniziativa ha scatenuato l’ennesimo polverone politico, anche perché quotidiani come Il Giornale (promotore dell’iniziativa) e Libero hanno appoggiato la proposta di disdire il canone, in maniera del tutto legale, per dire no alla Tassa Annozero.

Le reazioni

Il presidente della Rai Paolo Garimberti fa sapere che è indignato per la vergognosa campagna contro il canone.

Carlo Verna, segretario Nazionale Usigrai (Unione sindacale Giornalisti Rai):

Al solito in Italia quando non si sa come risolvere un problema si prova a buttarlo nel cestino. Così Il Giornale e Libero, in perfetto sincronismo hanno avuto la stessa ispirazione (singolare la coincidenza): una bella campagna per distruggere la Rai, per toglierle il canone. Bella prodezza da squadristi. Una vergogna fare i maramaldi sul Servizio Pubblico messo alle corde dai diktat ispirati dal conflitto di interessi di Berlusconi, dopo nomine a pioggia di direttori ‘pescati’ da fuori forse per far sparire altre notizie non gradite al premier.

Il Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola dice di ritenere che il canone Rai si debba pagare per non mettere in difficoltà la Rai.

Vittorio Feltri direttore Il giornale nel suo editoriale scrive:

Basta. Ho deciso di non pagare più il canone Rai. Mi ribello alla tassa inflitta a chiunque possegga un apparecchio televisivo. C’è chi va in piazza per difendere la libertà di stampa, che nessuno minaccia (semmai qualcuno ne abusa), e io sto a casa mia fermamente intenzionato a difendere la mia – la nostra – libertà di non finanziare le bischerate di Santoro e Floris. Per quale arcano motivo devo passare del denaro agli imbonitori della sinistra che insultano coloro i quali non la pensano come loro, li diffamano e li descrivono quali nemici della democrazia? Già l’idea in sé di un abbonamento imposto ai telespettatori è assurda in un mercato basato sulla concorrenza; se poi quell’abbonamento non è legato a una scelta – come è il caso di Premium o di Sky – bensì alla sola proprietà di un televisore, non ci sto. Non ci sto perché ci sono programmi che non voglio vedere né giustificarne la messa in onda contribuendo a finanziarli. Con il canone Rai acquisti in blocco tutto un palinsesto e non ti è permesso scartare le trasmissioni odiose, riducendo il prezzo, e opzionare quelle di tuo gradimento. Ciò non va bene, è disonesto. Non compro un prodotto a scatola chiusa. E se mi obbligano a farlo, protesto. Se la proposta è: o l’intero pacchetto o nulla, propendo per il nulla. Rinuncio anche a ciò che mi piace: le partite di calcio, Porta a Porta, i documentari storici. Pussavia, respingo il servizio pubblico perché pubblico non è. Desidero non essere complice di Santoro, di Fazio, Floris e Bignardi – per citarne alcuni – e reclamo il diritto a non retribuire il lavoro di chi offende e mi dà sui nervi.

Permettetemi alcune domande: se Annozero fa registrare ascolti record (oltre cinque milioni e mezzo di telespettatori la prima puntata) e si paga totalmente con i soldi della pubblicità, perché denominare il canone Tassa Annozero? E’ giusto non pagare il canone per dimostrare la propria avversità ad una trasmissione, danneggiando la televisione italiana? Perché non fare invece una campagna senza colore politico, che accontenti tutti, dai detrattori del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, a quelli di Michele Santoro e Marco Travaglio, per una corretta e completa informazione?

4 commenti su “Daniela Santanchè contro il Canone Rai, Il giornale e Libero l’appoggiano, Garimberti indignato”

  1. Feltri ha ragione. Il solo pensiero che con il mio canone e’ stato pagato il lauto stipendio di Bruno Vespa non mi fa dormire la notte…

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