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Estate in diretta, ben confezionato ma francamente superfluo

Dinanzi alla visione di Estate in diretta, il nuovo programma di approfondimento di Rai1, sarebbe un inutile esercizio di stile, avventurarsi in ridondanti recensioni che analizzano meticolosamente ogni punto della trasmissione. Di parole da dire, ce ne sono poche: il programma condotto da Marco Liorni e Lorella Landi è ben confezionato, ben realizzato e con i contenuti al passo con i tempi.

Il programma, quindi, stilisticamente, è perfetto ma il problema è a monte: al di là di tutte le belle parole spese dai due conduttori sui contenuti che ben si sposano con i doveri di servizio pubblico della tv di Stato, l’obiettivo di Estate in diretta ha a che fare con logiche decisamente più commerciali: creare un’alternativa a Pomeriggio Cinque, con il tentativo di rosicchiare qualche telespettatore.

In questo Canale 5 è stata più furba, muovendosi in tempo: prevedendo le ottime potenzialità di Pomeriggio Cinque nell’afosa stagione estiva, la prima rete di Stato, invece, si è mossa con notevole ritardo.

Al di là dei contenuti, degli ospiti a volte futili e dei casi che sarebbe superfluo trattare perfino su una tv locale, Pomeriggio Cinque ha avuto il merito di “formattizzarsi” sempre di più, delineandosi ben bene e fidelizzando il pubblico: la breve finestra sulla cronaca, la D’Urso intervista che la conduttrice, tronfia e con un filo di arroganza, rivendica, con fierezza, l’originalità e lo spazio più ampio dedicato al caso del giorno.

Basterà un programma, che alla fine della fiera è la fotocopia de La vita in diretta con due conduttori diversi, a strappare telespettatori abitudinari dalla stakanovista Barbara D’Urso?

Certo, c’è un’alternativa in più e per gli spettatori, scegliere è sempre un bene.

Estate in diretta, in fin dei conti, però si è rivelata una squadra di calcio che ha deciso di scendere in campo durante il secondo tempo: ormai è troppo il gap da colmare e tutto ciò rende il programma, ora come ora, superfluo.

Costruito con professionalità ma francamente non indispensabile, intuibile più come un riempitivo di palinsesto messo in piedi per non vedere il competitor vincere con notevole facilità.

Dal 22 luglio, quando la D’Urso se ne andrà finalmente in vacanza, Estate in diretta acquisirà un senso. Fosse stata la naturale continuazione de La vita in diretta, una volta terminata l’edizione condotta da Mara Venier e Lamberto Sposini, Estate in diretta avrebbe assunto un senso, fin dall’inizio.

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