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Recensione: Natale in Crociera

Come promesso nel precedente post, parliamo di quello che sarà quasi sicuramente il re dei botteghini questo natale: Natale in Crociera. Sembra di sparare sulla croce rossa quando si parla di titoli del genere, eppure la legge degli incassi ogni anno dà ragione a chi produce questi film (Luigi e Aurelio De Laurentis), quindi qualcosa di buono deve pur esserci sennò dovremmo gridare al miracolo di S.Antonio.

Il film narra due storie differenti, una interpretata dal gruppo De Sica-Brilli-Yespica-Siani, l’altra dal gruppo De Luigi-Hunziker-Mancini-Aiello, che si incontrano qualche volta, senza mai mescolarsi: in pratica il film si potrebbe dividere in due minifilm e la trama non avrebbe ripercussioni.

De Sica, come ogni anno, interpreta un ricco uomo romano (Paolo) con una moglie che non sopporta più, Nancy Brilli (Francesca), e come ogni anno cerca di portare avanti la relazione con la propria amante, quest’anno Aida Yespica (Magda), finendo per perderla. E Siani? Lui, che fa la parte del fratello napoletano della Brilli (Felice), è il classico terzo incomodo che alla fine del film se la gode.


Seconda storia: De Luigi (Luigi) e Hunziker (Michela) sono i due testimoni degli sposini Aiello-Mancini, ovvero il capitano della nave e la migliore amica di Michela, che per vari motivi non si sopportano e che, come nei migliori lieto fine, troveranno un punto d’incontro.

Espletato il compito di raccontarvi la storia analizziamo le novità che ci regala la nuova fatica di Neri Parenti, nonché tutte le cose già viste in altri film che mi sono rimaste impresse nella mia memoria (alquanto labile quando un film che non mi emoziona).

Le novità più rilevanti sono: la Yespica che per metà del film mostra il suo bellissimo corpo seminudo e il suo accento straniero marcato alla faccia di chi studia dizione per anni, la canzone Beleza di Roy Paci & Aretuska, e in parte l’ambientazione (già in Natale sul Nilo, infatti, alcune scene erano state girate sulla barca).

Gli aspetti già visti: il personaggio di Michela è un incrocio fra Ace Ventura, anche lei parla con gli animali, e Scemo+Scemo, anche lei ha un furgoncino con le orecchie da cane, con in più un pizzico di Love Bugs (programma di Italia1 di cui era protagonista, guarda un po’, proprio con De Luigi) e di Hunziker (per il suo spiccato accento svizzero e la figura buona e pura amata tanto dai bambini); le gag di De Sica, oltre alla storia di cui abbiamo parlato all’inizio; alcune canzoni della colonna sonora che richiamano molto i vecchi Vacanze di Natale; la citazione a Cast Away nel finale; le numerose reclame esplicite e meno che da qualche anno a sta parte inseriscono nel film, Costa Crociere e TIM (De Sica dice certe frasi come nella reclame) solo per citarne alcune.

Non mi rimane, come di consueto, di cercare di consigliare a qualcuno il film e anche stavolta, con un po’ di difficoltà, ci provo. Consigliato a chi ama uno dei protagonisti del film, a chi coniuga il Natale con il tradizionale film panettone e a chi, non riuscendo a trovare altro al cinema e avendo paura di vedere qualcosa di brutto, va sul sicuro, cioè sul film di cui tutti parlano che non è malaccio, ma che non è neanche tutta sta bellezza.

D.O.

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6 commenti su “Recensione: Natale in Crociera”

  1. ahahhaaha che bello!un altro fantastico natale in compagnia di De Sica e la sua squallida banda di attricette allo sbaraglio!Non posso credere che ci sia realmente gente disposta a pagare, per guardare film al limite del trash!

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  2. Anche se si assomigliano sempre questi film di natale tirano xchè sono un must e quindi si andrà a vedere anche la nuova fatica di neri parenti.
    Ciao

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