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The Farewell – Una bugia buona, alla scoperta di un nuovo lungometraggio

Nel corso degli ultimi tempi si sta parlando con sempre maggiore insistenza di The Farewell – Una bugia buona. Si tratta del primo lungometraggio di finzione che è stato realizzato da parte della regista e della sceneggiatrice Lulu Wang. Una pellicola che è stata realizzata traendo ispirazione da una storia vera che riguarda proprio la famiglia della Wang e che parla di importanti ipocrisie dal punto di vista culturale.

The Farewell – Una bugia buona, scontro tra cultura orientale e occidentale

Anche se la Wang ha ripreso diversi aspetti della propria esistenza per sviluppare questo film, è facile notare come The Farewell – Una bugia buona rappresenti una serie di evoluzioni durante la fase della scrittura. L’obiettivo, nemmeno troppo velato, era quello di provare ad adeguarsi quanto più possibile rispetto ai criteri cinematografici.

Al centro del film troviamo Billi, un personaggio che ricorda, sotto molti aspetti, la regista. L’interpretazione è stata affidata alla rapper Awkwafina, che può vantare finalmente un ruolo di primo piano dopo essere entrata a far parte del mondo del grande schermo recitando in film come Ocean’s 8 e Crazy Rich Asian.

La protagonista all’interno di questo film è Billi, che deve trovare un equilibrio tra la coscienza che la trascina fin da quando è nata e le tradizioni che invece caratterizzano la sua famiglia. Tutti i suoi parenti, infatti, faranno semplicemente finta di voler passare del tempo insieme in occasione del matrimonio di uno dei componenti di questa enorme famiglia, ma in realtà è tutta una messinscena che nasconde un motivo ben più grave.

Infatti, Nai Nai, la nonna a cui Billi è estremamente legata, ha un male incurabile ai polmoni. Il problema è che i famigliari decidono di non far sapere nulla alla nonna, seguendo un’antica usanza cinese, evitando di dire qualsiasi cosa alla donna. Il tutto con l’intento di poter far vivere a Nai Nai dei momenti speciali e spensierati insieme con l’amata famiglia nel poco tempo che a quest’ultima rimane da vivere. Anche Billi chiaramente dovrà rispettare le tradizioni e le decisioni che sono state prese dalla famiglia in merito a questa faccenda, ma sarà estremamente combattuta con la sua coscienza. Il dubbio di Billi è se davvero valga la pena non far sapere nulla a Nai Nai che è gravemente malata e che le resta poco tempo da vivere. L’opera pone in primo piano un vero e proprio scontro di carattere culturale tra le tradizioni orientali e quelle occidentali.

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