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Occhio a quei due, con Greggio e Iacchetti presentata al RFF2009 diventerà una serie, foto

Al Romafictionfest oggi è stato il giorno di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti (con due C come ribadisce lui scherzando), che hanno presentato alla stampa il loro film tv Occhio a quei due che, andrà in onda a ottobre in pieno periodo di garanzia su Canale 5, e che, come annuncia il direttore della fiction Mediaset Giacarlo Scheri, diventerà sicuramente una serie televisiva.

I due attori hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala, insieme a Maurizio Tini di Cattleya, al regista Carmine Elia e allo sceneggiatore Fabio Bonifacci. Ecco cosa è stato detto:

Come si inserisce una fiction così innovativa nella linea editoriale di Canale 5?
Scheri: Di innovativo c’è il contenuto. Nella sperimentazione abbiamo scelto la sicurezza contattando i due maggiori attori di Mediaset. Stiamo già scrivendo la serie di questa bellissima avventura.

Che poliziotti sono i protagonisti della storia?
Iacchetti: Sono due poliziotti anomali: uno è schivo, l’altro è il fenomeno della questura. Alla fine non sono mai convinti di far bene insieme, infatti litigano per tutto il film. Il contrasto caratteriale tra i due è forte, perché uno è timido, l’altro è uno sbruffone.

Greggio: La storia è molto carina. Siamo stati felici di accettare questa esperienza. Purtroppo l’ha girata Carmine Elia che ha probblemi con le Ferrovie dello Stato perché ha messo carrelli ovunque. A parte gli scherzi: il regista è bravissimo.

Tini: Per farlo abbiamo pensato al film della strana coppia più il genere poliziesco. La gestazione è stata lunga, il prodotto è un lavoro collettivo. Il pregio del film è l’equilibrio che c’è tra tutte le componenti.

Quanto conta l’affiatamento e l’improvvisazione?
Greggio: E’ dura improvvisare se non hai un canovaccio forte. Questa ha uno script notevole quindi la battuta salta fuori facilmente.

Che rapporto c’è tra Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti (che lavorano insieme da sedici anni)?
Greggio: La nostra è una amicizia vera. Ci sentiamo spesso, ma ci vediamo meno perché abbiamo anche altre cose da fare. Il nostro rapporto è ottimo.

La storia era pensata su Greggio – Iacchetti?
Tini: Inizialmente non avevamo in mente nessuno, ma quando sono arrivati loro, Bonifacci ha scritto la sceneggiatura pensando a loro.

Bonifacci: Nella mia sceneggiatura non volevo imbrigliarli, ma nemmeno obbligarli a manipolarla. Volevo far si che se avessero voluto improvvisare avrebbero potuto farlo liberamente, ma non obbilgarli.

Come vi sentite ad essere considerati da Scheri i due migliori attori di casa Mediaset?
Ezio: Scheri è uno dei più grandi bugiardi che conosca.

Per la serie saranno confermati i set milanesi?
Ezio: Si, e noi siamo contenti di lavorare a Milano perché ha un’atmosfera magica e perché a Milano la sera facciamo Striscia la notizia.

Come andrà avanti la serie?
Bonifacci: I due personaggi hanno una conflittualità e talmente tanti elementi di scontro caratteriale che la storia è praticamente infinita.

Tini: Tra l’altro l’elemento amicizia, che c’è alla fine del film, aumenterà i conflitti.

Quanto è stato importante per Ezio Greggio il film di Pupi Avati? E’ stato un rilancio come attore?
Greggio: Il termine rilancio non mi appartiene. Ho sempre lavorato come attore. Ho in ballo una commedia per il cinema, ma anche parti drammatiche. L’importante e fare lavori che piacciano e nel caso delle commedie che divertano.

Entrambi sottolineate che siete attori, ma per la gente siete comici.
Iacchetti: Io lotto da 25 anni per avere un pedigree differente. Ho fatto decine di opere teatrali, ma nessuno mi ferma per strada per farmi i complimenti, ma per chiedermi quando ricomincia Striscia la notizia. Io per la gente sono sempre quello a fianco di Greggio. Eppure nessuno si stupisce se in America Robin Williams passa dalle parti brillanti a quelle drammatiche.

Elia: Per me è più facile far recitare parti drammatiche ad un attore comico che parti comiche ad un attore drammatico. Loro sono bravissimi.

E’ possibile che entri anche Michelle Hunziker in qualche puntata della serie?
Greggio: No, perché sta con De Laurentiis! Noi speriamo di tenere la Liskova che è un’ottima compagna di lavoro e una brava professionista.

Greggio, Iacchetti: a chi vi ispirate?
Greggio: A tutte le grandi coppie, come quelle italiane, da Toto e Peppino a Vianello e Tognazzi, da Sordi e Manfredi, quando si sono incontrati, a Franco Franchi e CIccio Ingrassia. Anche ai singoli, come Vittorio Gassman, che omaggiamo a Striscia lanciando a modo suo il grido:”Veline!”.

Greggio e Iacchetti, vi siete divertiti sul set?
Iacchetti: Sul set abbiamo riso sempre: per la scena del pugno ci abbiamo messo un giorno a girarla: prima Ezio voleva darmi davvero un pugno, poi abbiamo provato a prendere le distanze, ma ogni volta che entrava in scena io ridevo.
Greggio: Un’altra scena esilarante è stata quando Enzo stava all’interno della bara…
Iacchetti: Si, lui veniva lì e sparava le sue cazzate!…
Greggio: Ci stavi bene dentro la bara!

Questa sera Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti ritireranno il premio speciale del Romafictionfest.

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