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Mi ricordo di Anna Frank su Raiuno

Questa sera alle 21.10 su Raiuno va in onda Mi ricordo di Anna Frank, il film tv tratto dal libro di Alison Leslie Gold, diretto da Alberto Negrin con musiche di Ennio Morricone, che propone la testimonianza di Hanneli Goslar, una delle migliori amiche di Anna Frank.

Hanneli racconta il loro primo incontro ad Amsterdam, le loro due famiglie tedesche, la vita quotidiana, i primi amori, l’inzio delle leggi antiebraiche, l’occupazione tedesca, la sparizione di amici e parenti e la separazione improvvisa da Anna, nonché la deportazione di tutta la famiglia Goslar a Bergen Belsen e la falsa convinzione che almeno Anna sia riuscita a fuggire in Svizzera, lontana da quegli orrori.

La fiction è interpretata da: Rosabell Laurenti Sellers (Anna Frank), Emilio Solfrizzi (Otto Frank), Moni Ovadia (il rabbino), Szurdi Panna (Hanneli Goslar), Jaszberenyi Gabor (Buch), Meses Gaspar (Peter), Kapriellan Alexa (Margot Frank), Szalia Kristza (la madre di Peter), Szur di Miklos (il padre di Peter) e Bakonyi Csilia (Miep).

Ovadia ha spiegato il motivo per cui ha accettato il ruolo del rabbino (fonte Telesette):

Per vari motivi: per l’antico legame di amicizia e stima profonda con Negrin, che conosco da quando lui aveva 12 anni e andava a scuola con mio fratello maggiore; per il lavoro che è una sua coraggiosa e documentatissima interpretazione della shoah; per il personaggio di questo rabbino che intreccia un paradossale rapporto con un giovane guardiano nazista che studia filosofia e gli chiedergli la materia.

Il regista Negrin, che firma la sceneggiatura con Andrea Porporati e Monica Zappelli, ha detto (fonte Corriere.it):

Impossibile fare un film sull’ Olocausto, perché per farlo occorrerebbe averlo vissuto. Noi abbiamo scelto di ripercorrere umilmente lo stesso tracciato che Anna fece con il suo Diario, quando si chiedeva che senso avesse la guerra, quale fosse la natura dell’ essere umano, perché fosse possibile la cattiveria, come fosse compatibile tutto ciò con l’ esistenza di Dio. Una serie di domande che ci siamo posti noi e che poniamo agli spettatori.

Se volete riflettere su uno dei fatti più sconvolgenti della storia dell’uomo, raccontato da chi l’ha vissuto, non perdetevi Mi ricordo di Anna Frank, questa sera su Raiuno.

26 commenti su “Mi ricordo di Anna Frank su Raiuno”

  1. Girato male con la lentezza di una telenovelas argentina. Sceneggiatura e dialoghi da 1a elementare. Errori storici incredibili nei costuni, nelle scene, in tutto. Un polpettone inutile. Milioni di euro buttati al vento per sentire dei dialoghi da ciccololatini perugina che sviliscono l’olocausto trasformandolo in un fumettone. Inutile e noioso. Ritmo da sonnolenza…

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  2. Ha ragione Led. E’ un polpettone ignobile, cara Barbara. Se tu conosci la storia anche minimamente avresti dovuto inorridire per la pochezza dei dialoghi e per la stoltezza storica. La prima cosa che facevano i nazisti nei campi era togliere tutti i peli, barba e baffi per primi. Assurdo che il rabbino avesse la barba e il papaà della frank i baffi. Stoltezza storica enorme. Poi quel colloqui assurdo e filosofico con la SS… Certo che se tu sei una fans di Cento vetrine ti sembrerà che gli attori recitino… in relatà potevi poi guardare “Il processo di Norimberga” poco dopo per capire e inorridire che il ricordo della SHOA non si fa con prodottini di bassissimo livello qualitativo e con i tedeschi che giocano ai soldatini dicendo “ritirata” quando arrivano i Russi, che mai, per di più hanno bombardato il campo come invece si vede nel film.

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  3. @ Anselmo L.:
    Non metto assolutamente in dubbio che non sia possibile fare un paragone con altri film che trattano quest’argomento, come ad esempio “il Processo di Norimberga” (che tra l’altro ho visto più di una volta ed anche ieri, perchè è eccezionale)..

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  4. Nonsono d’accordo intanto non era un ripendere la storia perchè ho tentato di vedere il giorno prima il pianista ma strumnetalizzare un film sulle scene orrende non penso sia il miglor modo per ricordarle o farne un esempio o farne un insegnamento…. Nel film si è vista la sofferenza di queste persone famiglie ecc. si è visto l’impatto che ha avuto tutto cio e se lo fo fai entrare nel tuo cuore ci soffri.. io ho pianto (non c’è bisogno di calcare su immagini orride lo fanno gia al telegiornale) si è visto invece la solidarietà, l’amicizia, gli affetti, il credo che hanno prevalso e la continuità della vita, o che comunque voleva trasmettere davvero quel senso morale che parlava il rabbino… Dirò di più dovrebbero farlo entrare nelle scuole e farne da spunto di riflessione ai ns. giovani. e di riflessioni ne chiama tante.. Se volevi un documentario storico ce ne sono tanti!! e macrabi come nei giochi della play!! Io faccio davvero i complienti al registra e a tutto lo staff e rivedetelo con il cuore!

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  5. @ anna:
    Probabilmente tu sei una persona che si commuove anche se la storia fosse Elisa di Rivombrosa. Non si può realizzare un filmato DISTORCENDO la storia, dico DISTORCENDO la storia! E’ come dare un pugno ad Anna FranK. Se tu avessi studiato un pochino la vita ni campi di concnetramento ti saresti accorta che E’ IMPOSSIBILE che un rabbino potesse tenere la barba o i baffi come il papà di Anna. A te non dirà nulla ma un giorno se qualcuno dirà quello che sto scrivendo io salterà fuori qualche persona come te che dirà che non è vero perchè ha visto un polpettone come quello di ieri sera. Il tuo riferimento al documentario dimostra solo la pochezza delle tue osservazioni di chi ha il piantino facile, e su questo contano gli sceneggiatori, non a dare un bel prodotto, ma contano sulla lacrimuccia facile di chi le versa come te, per fare audience; alla faccia dei camini, dei morti e dei forni crematori.

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  6. xché bisogna criticare sempre tutto? a me il film ha commosso, anche se le scene non sono state così crude e se il regista ha dimenticato di far tagliare i baffi o la barba (a qualcuno questi particolari sembrano così importanti) Forse pochi hanno capito che quello che era + importante x gli ebrei era il distacco dalle famiglie e questo il regista l’ha messo in evidenza benissimo.
    Una cosa la devo dire, un bravo a Emilio! Oltre che un bravo comico(io ti seguo dai tempi di Toti e Tata) sei bravo anche come attore drammatico. Continua così.un grosso bacio, Rita.

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  7. @ Rita:
    Ma Rita. Quanta superficialità. Una delle cose che nei campi di concentramento facevano ai detenuti per primo (ma cavolo la volete studiare un po’ di storia) era l’umiliazione della depilazione totale! Ma come si fa a dire “e se il regista si è dimenticati…” Ma dico state scherzando o voi guardate tutto con superficialità allucinante da giornale per parrucchiere? Così si umiliano tutti quelli che sono stati “violentati” donne comprse con la depilazione anche e sempre delle parti intime. Ma leggete un po’ e informatevi prima di scambiare carciofi per capolavori che all’stero ci prendono per il sedere continuamente per questi prodottini da serie B.Senza questi particolari (e all’interno erano decine gli errori gravi) si poteva fare una storia senza prendere per il sedere Anna Frank con una storiella inventata di sana pianta che poco ha a che fare con la regazzina. Certo che la gente si accontenta di pochetto.

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  8. Concordo con le critiche. Se si voleva fare un prodotto per far piangere facilmente, perchè prendere per scusa Anna Frank? Se si voleva far vedere il distacco della famiglia c’era bisogno di inventarsi una storia “su una storia vera”? Perchè deformare la storia e la sua vita? Se fosse stata una storia di fantasia, pienamente di fantasia, allora concordo. Tutto bene. Compresi (ma non intesi) gli errori. Invece, per accalappiare i telespettatori dai gusti facili, ecco incartare un pessimo prodotto con il nome luccicante di Anna Frank, “sputtanandola” nella storia non vera, rendendo quindi inutile il suo sacrificio perchè umiliato da un fiction in funzione dell’audience. Vergogna! Vergogna! Vergogna!

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  9. @ Led:
    WAGLIO SI NU RIKKION E MERD COME TI PERMETTI DI INSULTARE UNA TALE OPERA QUESTO VUOL DIRE CHE SEI UN RAZZISTA E FASCISTA CHE DEVE ESSERE CONDANNATO A MORTE CAPI TI LEV A CAP A COP O CUOL NN TI PERMETTERE MAI PIU

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  10. ti faccio notare che c’era anche il pudore di una donna che non si voleva spogliare in mezzo alle altre donne.. ed èstata costrettacon forza gente a cui non veniva dato da mangiare oltre a dei bambini inconsapevoli di quello che li aspettava…altro che barba e baffi… questo è un film ribadisco non un documentario che documenta da capo a piedi e permetti su questi termini c’è bella differenza!! vai a rileggerti il significato non stiamo guardando Piero Angela, ma .un buon film..che di solito ha una morale e nella violenza tedesca non bisogna guardare solo a quasi valorizzare strumentalizzare quello che loro hanno fatto .. le loro brutture..

    ma METTIAMOCI PER UNA VOLTA A GUARDARE QUELLO CHE HANNO SUBITO QUESTO POPOLO a vedere le cose dall’altra parte allora forse parleremo di vera morale !! anche sul film .
    e ricorda che le cose che lasciano il segno non sono quelle eclatanti ma quelle di gente comune come qui che attraverso i racconti della famiglia di Anna e i loro amici è racchiusa tutta la sofferenza di altrettante famiglie di cui non conosciamo la storia… il nome ma c’erano.. questo bisogna pensare.. alle persone ..
    Allora perchè far urlare solo ad anna .. papà papà??? e altre non urlavano?? ogni gesto va moltiplicato per 100 x 1000.x….

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  11. sono daccordo c’erano tanti errori storic la storai di anna era del tutto inventata e probabilmente nn le rendeva giustizia xò a a me cmq il film ha fatto pensare molto xk vedere come i nazzisti erano capaci di uccidere dei bambini innocenti senza neanke senzi di colpa vedere le sofferenze k provavano gli ebrei nel vedersi separati dalle loro famiglie vedere le umiliazioni k erano costretti a subire mi ha comunque fatto pensare e sapere k quello k si vedeva nel film nn e tutto k gli ebrei hanno subito peggio da persone k provavano gusto a far del male mi ha fato inorridire qnd anke se e vero era pieno di errori il film ha cmq raggiunto il suo scopo cioe quello d farci pensare e capire lo skifo k e successo qnd soffermarsi sulla barba del rabbino in questi casi mi sembra assurdo!!poi ovviamente ognuno la puo pensare cm vuole!!

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  12. Raggiungere lo scopo di far piangere o pensare è facile, e non c’èra bisogno, a mio parere, di scomodare Anna Frank costruendole attorno un falso colossale. Non solo. Costruire un falso come questa fiction per telespettatori che “bevono tutto” è come dire: “siccome tu telespettatore sei totalmente demente, io prendo in prestito la storia di Anna Frank, scrivo due belle paroline per la lacrima facile, e se poi è pieno di errori tu, telespettatore, sei così ingnorante, che non te ne accorgi”. Questo è il ragionamento che viene confermato dalle risposte che suonano cos: “si è vero che c’erano errori, ma chi se ne frega…” Certo non ci si aspettava un documentari, e comunque quelli di Vojager sono inzuppati di errori clamorosi troppo spesso, ma almeno una aderenza alla storia. Così si svilisce tutta la vita del documentario. Basava girare la fiction anche a canicattì, metterci due paroline commoventi e il gioco era fatto. C’era bisogno di andare a prendere Anna Frank con tutte le storie molto peggiori di italiani che hanno subito stremini più atroci? Quanti Schindler e Perlasca ci sono stati in italia? Centinaia. Ma lo specchietto per le allodole di Anna Frank fa più effetto sugli “ignoranti storici telespettatori”, e siete alcuni qui a dimostrarlo, che la storia di mario D’Angelo, che magari a voi, lacrimevoli facili, non dice nulla. Quando CRISTINA dice che soffermarsi sulla barba del rabbino non c’entra nulla, una letturina capace anche lei di capire sarebbe “Tu passerai da un camino” di Pappalettera, oppure “Detenuto I 57633 voglia di non morire” di Ferdinando Valletti. Forse scopriresti della stupidaggine colossale che hai scritto. Nazisti si scirve comunque con un z sola… che se tanto mi da tanto…

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  13. ma H, oltre ad essere di una cafonaggine incredibile perchè offende la gente senza argomentare nulla con degli stereotipi di offese talemrnte banali da considerarlo un idiota permanente, è italiano?

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  14. Il reticolato. Guardate il reticolato della foto sopra. E’ quello di oggi. Lo hanno dovuto dipingere perchè era lucido. Voi direte cosa centra? Centra. Andate a vedervi i reticolati d’epoca dei lager. Quelli erano doppi e gli spuntoni ogni 10 cm… così questo sembra quello per tenere le vacche nel recinto e non da proprio per nulla l’effetto reticolato. Si noleggia nei service del cinema, quello veritiero a pochi eruo al giorno. Capito che qui manca il manico care signorine dalla lacrimuccia facile che bevono tutto quello che passa il convento?

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  15. It was horrible. What shitty film. There are other films very good, but this is really ugly. I feel sick when think it.Yuk. It’s sickening. By Jodie…

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  16. forse nn mi sn spiegata bn qll k volevo dire e k nonostante il film era pieno di errori storici di tutti i tipi e su qst sono daccordo con tutti voi,la storia k si sn inventati e dico INVENTATI faceva 1 po pena visto k secondo me nn rendeva affatto giustizia a anna e a tutti i milioni di ebrei k sono morti,io da qnd ho visto il film ho pensato molto alla shoa ho visto altri film capolvori cm shindler list o il pianist e insieme ad alcune compagne ho scelto di fare il saggio breve sulla dignita k mi avevano assegnato su questo agomento.e qnd nn penso k il film sia stato del tutto inutile almeno x me!!se poi ho scritto nazisti cn 2 z mi dispiace mi e scappato!!^_^

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  17. Cari Alberto, Led ed altri tanto aggressivi, mi spiace dovervi contraddire, ma forse non avete letto quando scorrevano i titoli che c’era la supervisione di F. Sessi, forse ignorate anche chi sia. Inoltre non è vero che la storia è stata tutta inventata, dovreste scartabellare e leggere le testimonianze delle persone che hanno seguito, visto, Anna Frank dopo la deportazione. Troppo impegno approfondire e limitarsi a sciocco livore ed a banalità tipo: barba non tagliata, filo spinato…etc etc. Trovo che sia efficace (e credetemi non ho mai visto Elisa di Rivombrosa ed altro di questo genere). Semplicemente mi sembra di capire che volessero fare un film non documentario, ce ne sono di efficaci e terribili, ma un film che avesse un’altra angolatura. Chi ha occhi per vedere (scevri di rancore e pregiudizi) può vedere. Inoltre penso che avere una “portata emotiva” non sia a priori un fatto da deplorare, luoghi comuni!!! E che per i giovani, fatti oggetto dai vari ” amici, grandi fratello, uomini e donne, c’è posta per te, e latre volgarità” abbia un senso per una riflessione significativa.
    Comprendo che ciò aprirà un’orda d’insulti che piomberanno sul sito, ma credo che riguardi solo voi. Buon lavoro
    Elex

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  18. il problema è che per risparmiare ai produttori è tutto buono alla prima e se ne strafregano dei consulenti. Non solo, ma la Rai ha i respnsabili di produzione che dovrebbero “vigilare”, cosa che in Anna Frank non hanno fatto. Se tu scanbi per banalità la barba del rabbini, sei di una superficialità talmente disarmante che è perfino tempo perso risponderti. E’ come sputare sulla testa di quelle milioni di perosne, tutte incluse, ebrei e non ebrei che hanno subito non solo la depilazione totali parti intime comprese, come umiliazione. E’ un fondamento dei campi di concentramento! Rispetto poi al libro dal quale è stato tratto è stato completamente stravoto. Ripeto, la barba è uno degli innumerevoli errori che deviano sulla realtà di quei tempi. Così se ad un ragazzino a scuola l’insegnante leggendo Pappalettera dirà che per umiliarli ai deportati gli si tagliava la barba ci sarà qual che cretino che dirà che non è vero perchè ha visto quella stupida telenovela di anna frank sulla rai. Ed è proprio la Rai che scrive e dice che voleva fare un film storico drammatico. Lo dice anche il regista e gli sceneggiatori. Quindi…

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  19. Praticamente Anna Frank ha un errore storico ogni 20 secondi di messa in onda. E qui la gente parla che in realtà il regista voleva solo emozionare… si a spese della verità storica. Che schifo.

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