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Trio vs Scotti: è questa la tv del futuro?

La tv generalista, si arrovella le meningi, si dimena alla disperata ricerca di nuove idee per porre rimedio all’emorragia di pubblico che l’ha inesorabilmente colpita in questi ultimi anni. Nonostante i favori di cui ancora gode, ma solo perché è il mezzo più a buon mercato nell’offrire programmi di vario genere, gli stessi dirigenti sanno che il vantaggio nei confronti degli agguerriti concorrenti del digitale, si va sempre più assottigliando.

Con il passare del tempo ci siamo accorti che le prime televisive di film e telefilm sono ormai appannaggio dei canali alternativi a pagamento, alla tv ordinaria sono destinati i prodotti di seconda scelta o comunque già visti, a fare da padroni sono ancora i programmi d’intrattenimento e informazione, mentre anche la fiction per uscire dai soliti schemi mostra di cominciare a prediligere il satellite.

E il sabato sera cosa ci offre? Scampoli di passato, dopo i “Migliori Anni” di Carlo Conti, contro cui niente hanno potuto le desolanti macchiette del Bagaglino con “Gabbia di Matti”, ecco dopo la deludente parentesi sanremese, arrivare la nuova sfida del sabato sera: il Trio contro Gerry Scotti, che non si può certo definire un inno all’innovazione. Esaminiamo i due prodotti.


Da questa sera alle 21.10 su Canale 5 torna “La Corrida, dilettanti allo sbaraglio”, trasmissione storica e inossidabile, con una formula altrettanto consolidata, che deve la sua fortuna alla genialità di Corrado Mantoni. Per undici anni dal 1986 al 1997 Corrado portò in trionfo in tv la sua creatura, il cui destino sembrò segnato al momento della scomparsa del grande presentatore.

Nel 2002 Gerry Scotti assume la pesante eredità di Mantoni e con la sua indubbia bravura e professionalità riporta al successo la trasmissione, il cui copione semplice e accattivante è rimasto immutato col passare del tempo. Protagonista il pubblico: da una parte i concorrenti che almeno per una sera vogliono vedere appagate le loro velleità artistiche, dall’altra gli spettatori in sala che con fischietti, campanacci, o applausi esprimono il loro insindacabile giudizio sull’esibizione in corso.

Su Raiuno arriva alle 21.15, “Non esiste più la mezza stagione” con un ritrovato trio, Marchesini, Solenghi, Lopez, dopo ben 17 anni di astinenza televisiva insieme. Come hanno confessato a settimanale Sorrisi e Canzoni Tv:“ L’occasione è venuta dal ritrovamento negli scantinati della Rai di una cassetta piena di nostri sketch inediti che avevamo realizzato durante l’edizione di Domenica In condotta da Mino D’Amato e che non andarono mai in onda. Messe insieme le diverse cose e considerando che le nuove generazioni nulla sanno di noi, salvo continuare a vedere su YouTube alcune nostre performance, abbiamo pensato fosse l’occasione per un nostro ritorno”.

Il programma prodotto da Bibi Ballandi andrà in onda, con il pubblico di studenti in sala, dall’Aula magna del liceo artistico di via di Ripetta a Roma. Verranno riproposti i classici del trio, ma anche sketch inediti, commentati poi in studio.

Insomma la tv tradizionale, in piena crisi creativa, si affida ai suoi consolidati cavalli di battaglia. Che sia questo il destino del piccolo (ma non troppo) schermo nel suo immediato futuro? Memorabilia sulle reti generaliste, l’innovazione sulle digitali?

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