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Wentworth Miller e Vladimir Luxuria hanno ammesso di aver pensato al suicidio

Recentemente due personaggi famosi, Wentworth Miller e Vladimir Luxuria, hanno ammesso di aver pensato al suicidio in  passato. Sono solo gli ultimi di una lunga serie e, a questo punto, è lecito chiedersi se le loro dichiarazioni non sono forse lo specchio di una società non ancora pronta ad accettare le differenze.

Wentworth Miller – come vi avevamo già raccontato – è uscito allo scoperto solo recentemente. E lo ha fatto alla grande, dando una forte risposta alle leggi contro gli omosessuali che stanno dilagando in Russia. In queste settimane, quindi, abbiamo potuto scoprire alcuni dettagli della sua vita passata: “La prima volta che ho provato a uccidermi avevo quindici anni. Ho aspettato che la mia famiglia andasse via e che rimanessi solo a casa per ingoiare una scatola di pillole. Non ricordo cosa sia successo i due giorni successivi ma il lunedì mattina ero di nuovo sul bus diretto a scuola facendo finta che non fosse successo nulla”.

A chi lo accusa di aver mentito per anni, risponde: “Ho avuto  diverse opportunità di dire la verità, cioè che sono gay, ma avevo deciso di non farlo, almeno non pubblicamente. Ho scelto di mentire. Quando pensavo alla possibilità di fare coming out ero impaurito dalle conseguenze sulla mia carriera e dall’impatto sul mio lavoro”.

 

In questi giorni anche Vladimir Luxuria ha raccontato un episodio simile, durante la trasmissione radiofonica La Zanzara: “Nella mia vita ho avuto un momento di sbandamento generale. Un periodo bruttissimo della mia vita in cui ho pensato al suicidio. Non vedevo un futuro, mi hanno ripresa per i capelli. Pensavo di farla finita con l’assunzione di alcune sostanze, per fortuna ho ritrovato una forza interna”.

 

Dando per assodato che il suicidio è sempre una scelta sbagliata, nessuno si chiede in che razza di società viviamo? Per fortuna Vladimir e Wentworth hanno superato di gran lunga i loro problemi, ma ci sono tanti fatti di cronaca che parlano chiaro. E’ possibile che all’alba del 2013 ci sia ancora gente costretta a sentirsi diversa, inferiore e discriminata a causa del proprio orientamento sessuale? E non si tratta di paranoie, dato che i commenti omofobi riempiono la nostra vita di tutti i giorni. A volte mi capita di leggerne qualcuno online e penso sempre che deve essere molto triste provare odio nei confronti dell’amore altrui

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