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La Vita in Diretta

Questa settimana termina anche La Vita in Diretta, il programma ce va in onda tutti i giorni su Rai 1 alle 16:15, celebre rotocalco di attualità condotto da Michele Cucuzza.

Sono anni ormai che La Vita in Diretta va in onda. Tutto è iniziato nel lontano 1998, e non su Rai 1, ma su Rai 2; visto allora il successo che la trasmissione riscosse, questa fu “promossa” su Rai 1.

La trasmissione si ripromette di raccontare storie e fatti di cronaca vera, partendo da una prima pagina basata sulle notizie legate agli eventi dell’ultim’ora per poi passare a notizie di rilevanza minore man mano che si va avanti con “le pagine”.


Le notizie di cronaca sono trattate con l’efficacia della diretta; la trasmissione va in onda infatti completamente in diretta, riuscendo a catturare l’attenzione dell’ascoltatore grazie alla messa in onda di fatti freschi e di immediata digeribilità, in grado, magari, di approfondire news di cui abbiamo già qualche informazione.

La cronaca viene narrata in modo schietto, con modalità ormai rese popolari dalla trasmissione stessa; non si tratta di un mero elenco di fatti e avvenimenti, ma alle persone coinvolte negli eventi citati viene data una voce per riuscire a comunicare.

La cronaca nera in particolare è affrontata con una sorta di pathos estremamente comunicativo: le vittime coinvolte parlano in prima persona, le voci “lamentose” e cariche di dolore di coloro che hanno “subito la cronaca” vengono ascoltate senza filtri.

Il programma è ricco di servizi raccontati di persona da inviati che si trovano nei luoghi in cui gli eventi accadono. Questo dà un senso di apertura all’intera trasmissione, una respiro ampio sul mondo e sui fatti.

La notizia riportata in studio vola infatti subito fuori, andando a raggiungere in modo chiarificatore il luogo in questione, per poi eventualmente tornare ad essere analizzata in studio da esperti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e altri.

Uno degli elementi chiave de La Vita in Diretta è proprio l’essersi evoluta di pari passo con l’evolversi della società, finendo per rappresentare in modo degno la cronaca con un taglio popolare e immediato che riesce a fare immediatamente presa sul pubblico.

La Vita in Diretta guadagna punti grazie anche ai numerosi inviati: Roberto Lamura, Danilo Fumiento, Barbara Di Palma, Annamaria Iacobini, Patrizia Scermino, Max Lazzari, Serena Garitta, Federica De Denaro, Gianfranco Agus, Sara Verta, Alessandro Gatta, Raffaella Longobardi, Giusy Sansone, Stefania Zane, Giacinto Pinto, Angela Caponnetto, Debora Ergas, Maria Grazia Sarrocco, Simona Giampaoli.

Costoro riescono in poche parole e con stile quasi sempre chiaro e comprensibile per tutti a dare corpo alla didascalia degli eventi. Diretta e “live” sono decisamente i punti di forza della “geometria” del programma, riuscendo a dare un’impalcatura più che solida alla trasmissione.

Pare che dopo undici anni di conduzione Michele Cucuzza stia per lasciare il ruolo di conduttore de La Vita in Diretta a Lamberto Sposini.

10 commenti su “La Vita in Diretta”

  1. mi piace molto la vostra trasmissione la guardo quasi ogni giorno e piacerebbe anche a me raccontare la mia storia mi rendo conto che è uguale purtroppo per tante famiglie mio figlio Daniele è stato ucciso da un ubriaco di 64 anni in una piccola pizza diRovereto tn in un posto dove è impossibile morire stava andando a mangiare una pizza con un amico ed era a piedi . anche qui la giustizia si sta dimostrando ingiusta mio figlio avrebbe compiuto 31 anni il 21 gennaio 2006 è stato ucciso il15dicembre 2006 vi ringrazio e spero di avere una risposta

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  2. buon giorno e tanti complimenti per la trasmissione io sono una signora di 76 anni una mamma di 7 ,6 maschi ed una femmina due dei mashi mi sono morti e per loro soffro molto perchè miei figli è perchè loror insieme alla figlia femmina con me erano tanto buoni ….vi scrivo xchè nnon sò più come fare io ho sacrificato la mia vita per comprare 2 case ciascuno per i miei figli e penso che più di questo non sò proprio cosa devo fare più ..loro mi minacciano perchè le case sono in eredità loro solo alla mia morte visto che vivo con esse ke sono fittate a persone ed io riscuoto i mensili ho fattoper farli crescere con più responsabilità xchè si facessero le spalle anke un pò da sol
    i.ora il problenma è grande perchè vivo dalla mia figlia femmina la quale mi accudisce con cura ma senza avere nulla in cambio ed i miei figli maschi con le loro mogli mi minacciano credendo che io faccia vivere mia figlia lkoro soreklla con i miei soldi le scrivo xchè sono arrivati a piccchiarmi per strada aminacciarmi per telefono io non cè la faccio più io ho voluto fare qualcosa per loro non sento di aver sbagliato vi ringrazio se potete leggere questa lettera in diretta supplicando i miei figli sdi essere più calmi verso me che sono ormai indifesa i miei figli eugenio peppino lello e lle loro mogli vi prego di lasciarmi in pace con stima per voi della trasmissione signorra anna nacarlo

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  3. buon giorno complimenti per la trasmissione, sono una signora di 40 anni affetta da 26 dalla malattia di derier e vi scrivo perchè dopo tanti anni di sofferenza e ricoveri vari nno sono ancora riuscita a passare anche un breve periodo di tempo senza nessun dolore. La mia storia inizia a 14 anni quando compare una piccola crosta sul cuoio capelluto curata da vari dermatologi come psoriasi poi a 18 anni mi sono rivolta all’università di milano e li facendo la biopsia è risultata la malattia di derier. ho iniziato a curarla con un retinoide che sto assumendo ancora adesso e terapie topiche locali a casa. all’età di 24 anni ho avuto la prima figlia e dopo otto mesi dalla sua nascita sono iniziati i vari ricoveri. in ospedale continuavano a dirmi che dovevo impararare a convivere con la malattia cosa che penso di aver fatto discretamente anche perchè ho un marito una figlia di 15 anni uno di 6 e un lavoro. Il problema è che la malattia non si ferma e non regredisce ho avuto un’invalidità pari al 50% che però non mi serve a nulla io continuo a fare giorni di malattia a casa come in questo momento con il rischio di una riduzione del personale da parte dell’azienda per mancanza di lavoro a causa di una patologia che continuano a dirmi che è così. Non chiedo qualcosa di particolare ma solamente un ospedale o un centro privato che si prenda cura del mio problema e che abbia voglia di fare terapie nuove o indagini più opprofondite per farmi stare meglio. verrei volentieri in tv da voi per fare capire a tanti italiani perchè i medici continuano a fare i programmi di protocollo senza tentare nulla di nuovo anche se la persona con il problema è disponibile, ma ancora più importante vorrei capiare perchè certe patologie croniche non hanno diritto ad una invalidità totale. Questo è solo una parte di quello che ho passato se avrò occasione di venire in trasmissione potrò essere più chiara e spiegare per intero la mia odissea

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  4. Non riesco a capire con che faccia sabrina (scrivo minuscolo perchè non la reputo degna di maiuscole) chieda di essere scarcerata perchè a suo dire è innocente.Anche se fosse,cosa che è impossibile,dovrebbe stare in carcere solo per il fatto che ha avuto il coraggio di tacere sulla fine di sua cugina e lasciare la zia nella speranza di rivederla e come se nulla fosse, fare appelli in tv come una consumata attrice pur sapendo la fine che aveva fatto.Non merita nessuna pietà.Secondo me dovrebbero stare in carcere a vita tutti e due,e fare posto anche a quella matrona di cosima(minuscolo sempre per lo stesso motivo)

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