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L’inchiesta – Che informazione abbiamo avuto sull’emergenza rifiuti

Dopo il successo ottenuto dal post “Televisione, Tg d’informazione o di promozione”, insieme all’editore ho rituenuto giusto creare una rubrica apposita, collocata ogni martedì, che parlasse settimanalmente del fatto più discusso in televisione, raccontandolo, e descrivendo il modo in cui è stato trattato: l’inchiesta.

In questo spazio le mie riflessioni spero lascino spazio ai vostri commenti. Non voglio affibbiarmi il ruolo dell’informatore, per una corretta informazione consiglio di leggere il Blog di Beppe Griilo, semmai voglio sottolineare le note stonate dei servizi giornalistici e della nostra informazione, piccole sfumature che possono influenzare lo spettatore.

Il fatto più rilevante della settimana è sicuramente l’emergenza rifiuti in Campania. Ho esaminato per voi le edizioni serali di Studio Aperto, del Tg5 e del Tg2 . Eccovi un breve resoconto. Fra parentesi le riflessioni parziali. Alla fine tirerò le conclusioni:


Studio aperto
Il giornalista ricostruisce la giornata e parla di “calma irreale e spaventosa” (la stessa sensazione che provo io nel non sentirmi informato dai telegiornali), drammatizzando con la voce il suo racconto. Si vedono scene di violenza dove è mantenuto l’audio originale. Si parla di allarmismo e successivamente vengono intervistati gli abitanti del posto ponendo loro domande retoriche o stupide, del tipo avete paura, (ma le vere domande dove sono?). Infine si parla di discarica come “bomba ad orologeria” e si difende la Iervolino riportando la sua intervista dove dice che Prodi già sapeva da un anno (le mie compagne di casa di Bellizi lo sapevano da anni, quindi vincono loro!). Comunque dopo l’ottimo scaricabarile si parte con le critiche politiche dove l’opposizione dà addosso alla maggioranza (che quando era all’opposizione dava addosso a loro per lo stesso motivo).

Tg5
Serata di grande lavoro di sponsorizzazione ai termovalorizzatori. Dopo aver descritto lo scenario, aver descritto le colpe del governo (L’abbiamo detto che Prodi sapeva già da un anno?), aver intervistato il ministro Pecoraro Scanio (che è l’unico che nomina una volta la raccolta differenziata), aver sottolineato che è la camorra che fa affari sui rifiuti (abbiamo trovato i colpevoli), tocca all’inviato Remo Croci, attorniato dalla gente del luogo, ricordare i danni economici che questa crisi ha causato, nonché la notizia della manifestazione di sabato della Casa delle Libertà (reclame gratuita). Tutti questi servizi, con l’aggiunta delle classiche domande agli abitanti del posto (che sottolineano la vittoria del buonsenso), preparano il mega spot ai termovalorizzatori: la giornalista in studio lancia il servizio con grande enfasi, poi nel servizio si specifica si parla di: “vantaggi economici”, “eliminano i problemi rifiuti”, “le ceneri pericolose vengono mandate in Germania”, “è un successo! Migliorano la situazione ambientale”. Ennesime interviste: tutti lo vogliono anche chi prima non lo voleva perché sono “preziosi come l’oro”. (ma i termovalorizzatori non sono gli inceneritori che nessuno in Europa vuole più costruire? Allora Beppe Grillo il 5 Gennaio ci aveva nuovamente azzeccato!).

Tg2
Il solito: Prodi sapeva; scene di gente che esulta mescolate a scene di violenza. Novità? L’intervista alla gente che dice che non si fida del governo e il giornalista che dice “probabilmente hanno ragione!”(W l’informazione oggettiva!); il commento sul blocco attuato dai manifestanti che fa passare solo le ambulanze e la popolazione che dice a riguardo: “Fa paura”, “Crea disagi”, “pietre tirate da infiltrati” (chi? I black block?). In questo caso però la colpa non è della camorra! Conclusione con spot annesso: va bene solo a Salerno dove il sindaco vuole il termovalorizzatore.

Conclusione
Da questo quadretto la gente che protesta ha un po’ ragione e un po’ torto; Prodi è colpevole di sapere da un anno, come se il problema ci fosse solo da un anno, e di non aver fatto niente; la camorra potrebbe centrare o forse no; i termovalorizzatori sono la soluzione al problema. Le domande reali sono: chi deve pagare per questo schifo, visto che a rimetterci è il cittadino? Perché invece dei termovalorizzatori non si parla seriamente di riciclaggio? Perché i giornalisti vogliono prenderci in giro e sponsorizzano metodi di smaltimento vecchi e dannosi (fatevi un giro su internet e leggete notizie su queste meraviglie del mondo!)Quali sono le reali cause di questa situazione? Perché invece di darsi colpe a vicenda, i nostri politici non si assumono, per una volta, delle responsabilità?

La parola a voi!

5 commenti su “L’inchiesta – Che informazione abbiamo avuto sull’emergenza rifiuti”

  1. I politici hanno solo una responsabilità:1)Campare sulle spalle del cittadino italiano,2)fregarsene dei problemi che ci sono in italia,3)fregarsene del problema rifiuti(tanto loro vivono in case con bidoni intarziati di diamanti,e con annesso monnezzaro che gli fa sparire il tutto),4)usare la polverina magica di Pollon(ma senza destare sospetti),5)rompere i cojoni a noi italiani,6)limitare la libertà di stampa quindi anche i giornalisti preferiscono dire caxxate invece di riportare al popolino italiano il vero.
    L’Italia è diventata un Paese di merda come i stessi politici che ci comandano e la televisione che ci “governa” sparando caxxate a raffica e senza mai dire al telespettatore la verità.
    VAFFANCULO!

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  2. la cosa triste è che il problema rifiuti in italia e specialmente in capania è sempre esistito..ci siamo lamentati per creare dei termoinceneritori quando poi in francia ci sono centrali nucleari che non ci risparmierebbero!ci siamo lamentati per la raccolta differenziata “troppo impegnativa”per il povero italiano medio che corre tutto il giorno ed è troppo impegnato per salvare il pianeta,ci siamo lamentati della proposta di spostare i nostri rifiuti in germania,e ora che cosa vogliamo?che uno dei nostri politici s impegni a fare qualcosa?nn hanno mai fatto niente,se non rubare…e i rifiuti nn si rubano!

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  3. il caro vecchio problema rifiuti in campania!!!non san più come riempirli questi tiggì eh?!
    Data la coscienza ecologica dell’italiano medio,l’unica soluzione consiste nello sviluppare un gene che permetta all’organismo umano la sintesi della diossina in O2!!!

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  4. Provate a digitare su Google “emergenza rifiuti in Campania”: troverete 296.000 voci, non tutte del 2007 o 2008. Da Wikipedia si apprende che l’emergenza rifiuti risale addirittura al lontano 1994. Riflettete gente, riflettete!

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