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South Park – Adorabile Cattiveria

Cattivo è bello. Lo so che è un mio limite, e non cerco giustificazioni. Lo penso e lo sottoscrivo, e non me ne vergogno. Il mondo è pieno di personaggi piccoli e arroganti, il mondo è pieno di pezzi di merda che lo portano avanti brandendo nella mano destra lo scettro della loro faccia inutile.

E South Park ci sputa sopra, sputa sopra a tutto, con una feroce irriverenza che mi piace da morire. Intelligente, diretto, immediato e privo- inutile dirlo – di peli sulla lingua, Southpark è un caterpillar che schiaccia le macerie dei marciumi della società, a partire da quella americana, per estendersi a tutta la merda del mondo.

Siamo alla dodicesima stagione negli Stati Uniti, e ci sarà un perché. E non stiamo parlando di Sentieri o di Beautiful.


La serie a cartoni animati, creata e doppiata da Matt Stone e Trey Parker, viene distribuita e trasmessa negli Stati Uniti da Comedy Central, si presenta come una serie comico/satirica, ma mi rimangio subito la descrizione per timore – fondato – di risultare riduttivo.

South Park parla del mondo attraverso le vicende di Stan, Kyle, Eric e Kenny, quattro bambini delle elementari che vivono a South Park, Colorado. Attraverso le loro surreali vicende i tabu’ e i falsi miti della società vengono dilaniati e resi innocui.

Come è tristemente ovvio, South Park è rimasto vittima della censura. E si, perché se non riusciamo, con sforzo titanico, a tenere a freno il senso morale, rischiamo veramente di rimanere un po’ sconvolti da quello che vediamo fare a quei bambini.

Vediamo la Madonna partorire, vediamo bambini che fanno cose turpi, come frequentare club di pedofili o sollazzare , ignari, cani soddisfatti. Ma c’è molto altro, e mi rendo conto che a volte è veramente difficile andare oltre. Ma è importante in questo caso, troppo importante per non farlo.

Certo che in una società che accusa i Simpson di fomentare la delinquenza, South Park potrebbe anche avere vita dura, e per certi versi così è. La serie deve continuamente lottare contro le proteste di gruppi religiosi, contro l’ignavia dell’ignoranza, contro il facile moralismo, eterno scudo contro gli attacchi dell’intelligenza.

Si prende in giro la religione, le icone religiose, gli aspetti che della religione non funzionano proprio senza sembrare obsolete e anacronistici. Ad accompagnate i quattro giovani protagonisti nelle loro folli avventure arrivano infatti Satana e Gesu’, e nessuno sfugge alla violenza satirica di South Park.

South Park va in onda alle 00:00 su Mtv, unica rete, forse, in grado di ospitare una serie simile. L’approccio agli oggetti delle critiche è effettivamente molto diretto, questo bisogna riconoscerlo. E’ questo un male? La schiettezza è diventata un tabu’?

Tuttavia ci si chiede come potrebbe essere altrimenti, come, in altro modo, le parole degli autori incarnate nei personaggi potrebbero mai avere lo stesso effetto. South Park ci regala dei momenti estremi, che ci portano a reazioni estreme.

Riflettere su temi come la religione, la pedofilia, la morte, ma anche l’amicizia, l’amore, la falsa ingenuità con cui i bambini vedono un mondo sempre più crepuscolare.

In poche parole, South Park è geniale, guardatelo. E se vi da fastidio, prima di smettere di guardarlo, provate a insistere un pò, perchè ne vale veramente la pena.

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