Life: un poliziesco sulla scia di Dr. House

Life è una serie televisiva poliziesca, che se a primo acchitto non sembra offrire nulla di nuovo nel panorama delle serie investigative, al contrario, seguendola con attenzione, ha la capacità di intrattenere lo spettatore, lungo tutti i quaranta minuti di ogni episodio.

Life narra la storia di un poliziotto, Charlie Crews (Damian Lewis), finito in carcere ingiustamente per un triplice omicidio mai commesso, che riuscito, grazie al suo avvocato, Constance Griffiths (Brooke Langton), dopo 12 lunghissimi anni, ad uscire di prigione, riceve un lauto indennizzo (pari a qualche milione di dollari) e la possibilità di essere reintegrato come investigatore all’interno della polizia di Los Angeles.

Uscito di galera, il nostro protagonista proverà a risolvere il caso per cui era stato incriminato (utilizzando, stile Prison Break, un enorme muro dove appende foto, ritagli di giornale e appunti che trova di puntata in puntata), mentre segue la sua collega, Dani Reese (Sarah Shahi), forzatamente assegnata a lui a causa del suo burrascoso passato da drogata, nelle indagini degli omicidi che giornalmente martoriano Los Angeles.

Ascolti Tv: Martedì 4 Marzo – il Maresciallo Rocca mette alle sbarre Dr. House!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata è stata vinta da Striscia la notizia con il 29,46% di share e 7 milioni 336 mila telespettatori, ma il colpo di scena è arrivato dalla prima serata, dove invece del predestinato Dr. House vince il Maresciallo Rocca, che lo distacca di ben 1 milione e mezzo di spettatori. Fortuna di House e di tutti i suoi collaboratori, che il maresciallo interpretato da Gigi Proietti (in questa miniserie con il grande Giancarlo Giannini) andava in onda per l’ultima puntata proprio ieri sera, sennò si potrebbe parlare di crisi (probabilmente dipesa dal fatto della prima visione sui canali tematici Mediaset un mesetto fa).

007: il Ciak in Italia

Per tutti i fans dell’agente segreto più famoso al mondo (è un controsenso ma è così) giunge la conferma di una splendida notizia: 007 si girerà in Italia dal 14 al 24 aprile.
Quantum of solace, il ventiduesimo film che ha come protagonista James Bond (ormai interpretato da Daniel Craig), trasferirà il suo set per dieci giorni sulle rive del Garda a Gargnano (BS).
Per tutti i miei compaesani e non solo (alcune scene si gireranno nella parte veneta e trentina del lago), ci sarà quindi la possibilità di vedere dal vivo le riprese del film che uscirà, presumibilmente, se tutto andrà bene, il 14 Novembre 2008 in Italia.

Grande Grosso e Verdone invade l’Italia

Carlo Verdone il 7 Marzo invaderà l’Italia.
Nessun allarmismo, ma solo la cruda realtà: il nuovo film dell’attore e regista romano, Grande Grosso e Verdone, verrà distribuito in ben 835 sale, a dimostrazione che il cinema italiano punta molto sul film, per battere la concorrenza straniera.
Il film, suddiviso in tre episodi, sarà secondo quanto ha detto lo stesso Verdone (fonte Ansa):

uno spaccato di questi tempi di oggi, che sono cambiati, sono piu’ cinici e cattivi. Una commedia meno buonista, anche se non abbiamo pensato di essere cinici, ma solo di cogliere la forte arrabbiatura che c’e’ oggi nell’aria nel nostro paese.

Doppiaggio – Nuovo Contratto

Si è parlato tanto dello sciopero degli sceneggiatori in america, ma nessuno invece si è interessato di avvisare voi utenti del grande rischio che abbiamo corso noi tutti, amanti di televisione e cinema, a causa del confronto fra le imprese di doppiaggio e associazioni sindacali dei doppiatori, un incontro che avrebbe potuto paralizzare il mercato cinematografico e televisvo (penso alle numerose fiction trasmesse giornalmente).

Ebbene, senza che nessuno di voi sapesse nulla, è stato firmato ieri sera il primo rinnovo di contratto collettivo dei doppiatori. Presenti alle trattative nella sede dell’Anica: i sindacati di categoria, Sai Slc Cgil, Fai Fistel Cisl e il Coordinamento Attori Uilcom Uil.

Cosa hanno ottenuto, coloro che regalano le voci ai nostri beniamini? Ben due conquiste importanti: la prima è l’aumento dell’otto percento di tutti i minimi salariali e la promozione di fascia dei cartoni animati.

Samantha chi?: diario di una smemorata

La sorte è sovrana, eterna dispensatrice di situazioni al limite dell’assurdo, che poi proprio per una qualche volontà superiore si rivelano essere insegnamento di vita. E’ così che Samantha Newly (Christina Applegate), vicepresidente di una società che opera nel settore immobiliare, si ritrova con la vita azzerata da un evento accidentale, quanto imprevedibile: la ragazza dopo un incidente d’auto si risveglia dal coma di otto giorni, completamente priva di memoria.

Fedeli alla linea: prima vedere, poi giudicare, senza dover dipendere dai comunicati stampa, che spesso elogiano per pura convenienza, noi di Cinetivù abbiamo atteso ben quattro episodi prima di esprimere il nostro giudizio su questa serie in onda su Foxlife canale 111 di Sky dal 20 febbraio ogni mercoledi alle 21, con due puntate settimanali. Dobbiamo ammettere che le premesse tutte positive, che accompagnavano la messa in onda della prima stagione negli Usa sulla Abc, sono state pienamente confermate dalla premiere satellitare nel nostro Paese.

Samantha chi? E’ un serial tanto divertente quanto ironico, si perché non è facile scherzare su una condizione che in un primo momento può dare adito a commenti serafici ma che nello stesso tempo determina tutta una serie di situazioni disagevoli, c’è chi nella vita attuale ha vissuto o vive sulla propria pelle eventi simili a quelli descritti nel telefilm e riderci sopra rispettando il buon gusto non è impresa da poco.

Ascolti Tv: Lunedì 3 Marzo – Share al GF, ma il pubblico preferisce il Maresciallo Rocca

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 8 milioni 170 mila telespettatori e il 32,96% di share. Il Grande Fratello vince per lo share, ma perde con Il Maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia per il pubblico, che premia Proietti e lo segue nettamente di più (quasi un milione e mezzo di spettatori in più) e che dimostra la crisi sempre più palesata del genere reality e in particolare del Grande Fratello, ormai esaurito e ripetitivo.

L’inchiesta: Nella polemica Baudo – De Filippi difendo Maria!

Nel dibattito sulla televisione di qualità, nato dalla polemica Baudo – De Filippi, descritta alla perfezione dal mio amico e collega Enzo Mauri, a me tocca la parte di difensore di Maria De Filippi e accusatore di Pippo Baudo.

L’inchiesta, oggi, conclude la lunga pagina dedicata a Sanremo, cominciata settimana scorsa, dibattendo la tesi del Pippo nazionale, capace di attaccare Maria De Filippi e la sua televisione spazzatura, ovvero, secondo me, il bue che dà del cornuto all’asino.

Premesso, che ammiro la moglie di Costanzo (e questo mi farà perdere, ai vostri occhi, credibilità), sono il primo ad accusare Maria di utilizzare in maniera impropria la televisione (ad esempio la sponsorizzazione illecita di spettacoli teatrali e la mancanza del rispetto delle interruzioni pubblicitarie), ma non posso accettare di sentire da Baudo, l’autore di siparietti tristissimi a Sanremo e connivente di coloro che hanno voluto una montagna di pubblicità durante le serate del Festival, lezioni sulla televisione di qualità, dando per buono l’assunto: niente volgarità o risse verbali = televisione di qualità.

Recensione: Rendition – Detenzione illegale

Due lentissime ore di film e una serie infinita di buchi nella sceneggiatura, fanno di Rendition, il film diretto da Gavin Hood, un utile film a livello di denuncia e un buco nell’acqua a livello di narrazione, un’occasione sprecata per realizzare un capolavoro.
Un ingegnere egiziano, Anwar El-Ibrahimi (Omar Metwally) si imbarca su un volo diretto a Washington per tornare a casa da moglie (in dolce attesa) e figlio, ma durante il tragitto viene intercettato dai servizi segreti egiziani, che nell’ordine lo rapiscono, lo interrogano, lo torturano, in quanto lo ritengono erroneamente un terrorista.
La moglie (Reese Witherspoon), che lo stava aspettando con ansia, non vedendolo arrivare si mette ad indagare: dietro a tutto ciò c’è il governo americano, qui rappresentato ottimamente da Corinne Whitman (Meryl Streep), donna forte che approva punizioni corporali e torture se portano al risultato sperato, ovvero annientare la minaccia terrorista. Di visione differente è Douglas Freeman (Jake Gyllenhaal), agente della CIA adetto al recupero delle informazioni. Sarà lui la chiave di volta del film…

Su Fox ritorna Boris

Boris la “fuori serie italiana”, ritorna! A partire da maggio ogni lunedì, il canale Fox 110 di Sky, proporrà la seconda stagione di una delle più divertenti novità che hanno caratterizzato i palinsesti televisivi dello scorso anno.

Boris e’ una fiction nella fiction, prodotta dalla Fox Channels Italy e Wilder, andata in onda dal 16 aprile del 2007 per 14 settimane. Racconta la realizzazione di una soap dal titolo “Gli occhi del cuore” descrivendone le fasi di lavorazione attraverso gli stessi personaggi chiamati a girarla, maestranze incluse: si va dal regista isterico tal Renè (Francesco Pannofino), all’attrice “cagna” ovvero Corinna (Carolina Crescentini), per poi passare al protagonista mediocre ma pieno di se, Stanis (Pietro Sermonti), senza dimenticare il delegato di produzione pronto ad assecondare le esigenze della rete cioè Lopez (Antonio Catania).

Attorno, una ricca rappresentanza di figure, artefici di quelle situazioni ironiche e dissacranti che hanno reso Boris un prodotto di successo: c’e’ Alessandro (Alessandro Tiberi), lo stagista sfruttato e malpagato, Duccio ( Ninni Bruschetta), direttore della fotografia cocainomane, Biascica (Paolo Calabresi), il capo elettricista votato ad un’unica fede: la Roma (intesa come squadra di calcio), Arianna (Caterina Guzzanti), scontrosa assistente alla regia segretamente innamorata di Alessandro e poi c’e’ Boris il pesce rosso portafortuna del regista.

Polemica Baudo-De Filippi: chi ha ragione?

La scorsa settimana a seguito del vistoso calo d’ascolti del Festival di Sanremo, avevamo assistito durante la consueta conferenza stampa del mattino ad un amaro sfogo del direttore artistico, nonché presentatore della kermesse canora, Pippo Baudo: “una responsabilità che riguarda tutti noi, dobbiamo puntare sulla qualità, è una specie di crociata che bisogna percorrere. L’evento ormai non esiste più. Esiste solo” aggiunge Baudo “se ha un effetto scandalistico. Se avessi litigato con Chiambretti, se avessimo fatto quello che è successo a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso”. “La lite tra Fegiz e Cutugno (al Dopofestival, ndr), ha avuto un ascolto altissimo. Quindi”-prosegue Baudo- “scazzottiamoci, prendiamoci a sputi in faccia. Ma così imbarbariamo il pubblico, il pubblico lo fottiamo e avremo un’Italia di merda”.

In molti hanno visto in queste parole una vera è proprio critica nei confronti di certi programmi trasmessi dalla concorrenza, in particolare di “Amici di Maria De Fillippi”, gara a squadre di aspiranti giovani artisti ospitati in una scuola, dove ormai la rissa verbale tra i partecipanti ma anche tra professori e alunni è all’ordine del giorno.

La risposta della De Filippi non si è fatta attendere, giunta dalle pagine de La Stampa di Torino di cui riportiamo alcuni significativi passaggi: ”Trovo sconveniente accapigliarsi sulla tv di qualità. Chi stabilisce cosa sia la qualità? Colui che è unto del Signore? Cosa fa stabilire chi sia titolare della qualità e chi no? Avvelenato dalle critiche, Baudo sparge accuse qua e la. Chissà poi perché non difende il suo operato invece di far paragoni e tirare in mezzo chi non c’entra.

Ascolti Tv: Domenica 2 Marzo – vince Dr. House e il Senso della Vita in seconda serata

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la serata è stata vinta da Dr House, che con il primo episodio della quarta serie ha abbattuto il tetto dei sei milioni di spettatori, cosa che non è riuscita alla prima puntata trasmessa, che era una replica, a dimostrazione che il pubblico non lo si può prendere in giro. In seconda serata ha vinto il ritorno di Bonolis e il suo Senso della vita con il 25,36% di share e 3 milioni 284 mila telespettatori. Non risulta, dal comunicato Mediaset il risultato della prima serata di Italia1. Riflettete!

Recensione: Persepolis film d’animazione non adatto ad un pubblico giovane

Ho sempre sostenuto che considerare i film d’animazione come genere solo per bambini fosse un’idiozia e Persepolis, candidato all’Oscar come miglior film d’animazione 2008 e vincitore del premio della giura di Cannes 2007, ne è la dimostrazione.
Di contro, uscirò dal coro di recensioni entusiastiche che troverete sul web, dicendovi che il film, creato da Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi, non lo trovo il capolavoro che tutti descrivono, forse perché cerco di non farmi influenzare dalla crudeltà della storia nel valutare una pellicola (per me non è così scontato il collegamento storia impegnata = film capolavoro), forse perché non mi è piaciuta l’idea di raccontare la storia attraverso un cartone animato (è come trovare all’interno di una fabia di Esopo, ad esempio la Volpe e l’uva, brani che raccontano la guerra e la vita nel sesto secolo avanti cristo).
Provando a scindere la denuncia autobiografica (ottima e di sicuro effetto), dalla realizzazione del film (per me dei disegni belli sono quelli di Ratatouille o, volendo rimanere in Italia, della Gabbianella e il Gatto), vi racconto la storia: Marjane è una bambina che vive in Iran prima sotto la dittatura dello scià, poi a 14 anni, appena i genitori si accorgono che la situazione si fa insopportabile, viene mandata a studiare in Austria, dove rimane, fino a quando, tradita dal suo ragazzo, decide di tornare in patria, pur sapendo di dover vivere nuovamente in una situazione di grande proibizionismo (lei che in Europa aveva provato tutto: Sesso, Alcool, Droga, Rock & Roll). Al suo ritorno in Iran, Marjane decide prima di entrare in un istituto d’arte poi di sposarsi, denunciando sempre a modo suo i soprusi che non può accettare. A 24 anni, sentendosi straniera anche in patria, quanto lo era a Vienna, decide di lasciare definitivamente la sua nazione per trasferirsi in Francia.

Il blob dei blog: 10 modi per ringiovanire il festival

Chiuso il 58° Festival di Sanremo e fatti tutti i bilanci del caso e ora di pensare al prossimo e proporre qualche innovazione ai dirigenti Rai, se proprio devono riproporre la manifestazione canora anche gli anni avvenire. Noi ci proviamo e diamo dieci spunti (oltre a quelli che potrete offrire voi in fondo all’articolo), un pò come se fossero i dieci comandamenti per il rilancio del festival.

1 RIDUZIONE DELLE SERATE DA 5 a 4
Riducendo il numero di serate (2 serate di presentazione + 2 delle finali), si risparmierebbero i soldi spesi per i superospiti e si darebbe maggior attenzione ad un festival ormai troppo spalmato e ripetitivo.

2 RIDUZIONE DURATA DELLA SINGOLA SERATA DEL FESTIVAL
Diciamoci la verità: dover aspettare fino a tarda notte per vedere il finale del Festival è davvero fastidioso: la kermesse non è certamente la finale dei mondiali di calcio. Se vuole riacquistare dignità deve essere più veloce, con meno tempi morti dedicati a gag vecchie di anni: per quelle meglio puntare alla qualità che alla quantità.