L’occhio vigile dell’auditel anche su internet? L’ipotesi tutt’altro che peregrina ha assunto una certa consistenza nel Paese dove più di tutti la rete si è sviluppata ovvero gli Stati Uniti. La notizia, le cui prime avvisaglie si erano già avute lo scorso settembre, è stata confermata in questi giorni dal New York Times. Dopo una prima messa a punto su un campione di circa 300 utenze, la società Nielsen, da anni leader mondiale nelle ricerche, informazioni e analisi di mercato, installerà fino all’agosto prossimo gli Internet Meter in 7500 abitazioni (20.000 persone, 12.000 computer), questi apparecchi compilano statistiche accurate sull’uso del flusso video, partendo dal quantitativo di utenti coinvolti, passando per le ore di fruizione, fino alle caratteristiche dell’utenza o la sua distribuzione geografica. La messa a regime è prevista per il 2011.
Negli Usa le informazioni che derivano dai ratings televisivi muovono un mercato pubblicitario che si aggira intorno ai 70 miliardi di dollari l’anno, un bel mucchio di soldi che spiega come mai oltre oceano il business si stia sempre più spostando in direzione di internet utilizzato ormai da milioni di utenti ogni giorno attraverso pc e cellulari (+74% tra il 2007 e il 2009) per seguire le trasmissioni tv preferite, preludio a quello che avverrà probabilmente nei prossimi anni anche nel resto del mondo di cui gli Stati Uniti sono da sempre ispiratori di mode e tendenze.