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Sul Doppiaggio – 21 – L’evoluzione tecnica

1953: Nessuna novità per quanto riguarda la parte filmata. Ora la registrazione viene effettuata su apparecchi che utilizzano un nastro magnetico da ¼. Questo sistema permette di risparmiare molta pellicola sonora SAV, infatti si potevano trascrivere dal nastro magnetico alla pellicola SAV solo le registrazioni buone. Ma anche quel ridotto quantitativo di pellicola sonora negativa SAV doveva seguire un procedimento di sviluppo e stampa per essere utilizzata, come sopra descritto.


1955/58: Nessuna novità per quanto riguarda la parte filmata. Vengono introdotti registratori che utilizzano nastri magnetici perforati. Il sistema elimina almeno per la parte che riguardava il doppiaggio, la pellicola sonora SAV. Il nastro magnetico perforato può essere utilizzato direttamente e accoppiato con la scena, montato, sincronizzato ed infine mixato. Contemporaneamente, grazie al nuovo tipo di registrazione, si introduce il sistema del “virgin-loop”, cioè si preparano prima del doppiaggio anelli di nastro magnetico perforato lunghi quanto il corrispondente anello filmato da doppiare. Questi due anelli girano contemporaneamente (il film sul proiettore e il nastro magnetico sul registratore, collegati in perfetto sincronismo) e ad ogni giro degli anelli si può effettuare il doppiaggio e la relativa registrazione.

Ma ogni passaggio cancella la registrazione precedente, effettuandone una nuova, fintanto che non si giunge ad una registrazione buona e perfetta da conservare per le successive lavorazioni. Per poter avere il sistema del virgin-loop più di una registrazione buona per ogni anello e quindi per agevolare la scelta e il montaggio delle registrazioni effettuate, si montavano sui registratori testine di registrazione a tre o quattro piste, così si otteneva la possibilità di avere tre o quattro registrazioni da conservare a scelta.

Mentre nel caso della registrazione su un’unica pista il nastro magnetico poteva essere utilizzato direttamente per il montaggio e la sincronizzazione, col sistema a più piste era necessario trascrivere le registrazioni originali su un altro nastro magnetico ad una pista. Col sistema virgin-loop si era raggiunto un risultato importante: quello di poter riascoltare in sincrono con la scena, l’anello doppiato. Tutti i sistemi precedenti non permettevano questa operazione.

1970: Con l’introduzione di proiettori telecomandati e con la possibilità sia di far avanzare la pellicola come di farla arretrare scompaiono gli anelli-scena. Eliminando però gli anelli, con la loro numerazione progressiva, si introduce un “display numerico” che permette, partendo da 0 allo start del film, di dare in ogni momento la posizione in tempo e fotogrammi del film stesso. I rulli-scena vengono montati per intero sul proiettore e la ricerca degli anelli avviene con la lettura del display numerico.

Lo stesso segmento di pellicola, corrispondente ad un determinato anello, può essere ripetuto infinite volte, finché la registrazione buona non sia eseguita. In sincrono con il proiettore funziona il registratore con il nastro magnetico perforato. Alla fine della lavorazione di doppiaggio si ha un rullo filmato e un rullo sonoro integri: resta solo da procedere alla sincronizzazione del dialogo.
Con questo sistema si sono eliminate le lavorazioni relative alla preparazione degli anelli e la ricomposizione del film dopo il doppiaggio.

Continua…

Nella foto: Mavi Felli

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