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Sky Meteo24: intervista a Riccardo Cresci – Esclusiva di cinetivu

 A distanza di qualche mese dall’intervista a Claudia Adamo, torniamo a parlare di Sky Meteo24, il primo canale (501) italiano di previsioni meteorologiche 24 ore al giorno di Sky diretto da Emilio Carelli, grazie al quale è possibile essere aggiornati sul tempo in Italia, Europa e nel Mondo. Questa volta noi di Cinetivù, su richiesta di numerosissime fan, abbiamo rivolto le domande al giovane Riccardo Cresci uno dei volti più amati del canale meteo.

Ciao Riccardo..prima di tutto complimenti per il tuo sito molto allegro e colorato

Grazie mille, è stato creato due anni fa, rispecchia una parte più spensierata e giocosa del mio passato. Nel frattempo sono cresciuto, maturato e presto sarà online un nuovo sito, più calzante al Riccardo di adesso. Verrà rinnovato soprattutto per agevolare la comunicazione con chi mi segue e mi scrive. Fortunatamente qualcuno c’è!

Il tuo idillio con la televisione nasce diversi anni fa vero?

Non si poteva usare termine migliore, idillio, già, sono proprio cresciuto con quella scatola colorata. (Beh almeno era già colorata!) Forse sono stato un po’ troppo figlio della tv commerciale, ma ho sempre sognato di lavorarci dentro. Il mio primo amore televisivo è stato Il pranzo è servito, il mio terzo nonno, l’inimitabile Corrado. Cerco di ispirarmi tutt’ora solo a lui quando conduco. La sua spontanea ironia, simpatia e garbatezza. Quanto manca alla televisione Italiana.

Forse non tutti sanno che hai una notevole preparazione artistica alle spalle ce ne vuoi parlare?

Ho studiato tanto per essere preparato ad un eventuale sbarco nel campo artistico. Mi sono impegnato come mai avevo fatto prima. Ho studiato per 4 anni articolazione vocale, recitazione, doppiaggio, dizione e improvvisazione scenica e il mio studio continua ancora adesso. Non si finisce mai di migliorare e di perfezionarsi. Ringrazio per questo le mie insegnanti, Caterina Spadaro e Paola Maffioletti, quest’ultima è stata una delle mie più grandi guide artistiche. Mi ha trasferito la passione per la recitazione, altra mia profonda vocazione.

E veniamo alla tua esperienza a Sky Meteo24 come nasce e si sviluppa?

Ho sempre avuto una passione per la conduzione televisiva e mischiata all’interesse innato per le scienze e la meteorologia ho tentato questa strada. Sono arrivato a Sky nell’Aprile del 2007, sono passati già 2 anni. Ricordo ancora l’incontro con il mio direttore Emilio Carelli, che non finirò mai di ringraziare abbastanza, penso sia stato uno di quei momenti che non dimenticherò nella vita. Entrai nel suo studio dopo essere stato scelto per un provino video e rimasi incantato dai tanti televisori al plasma che erano presenti alle pareti. Tutti trasmettevano canali differenti di news. Era strano ritrovarsi lì, dopo che ero stato un fedele telespettatore fin dalla nascita di Sky Tg24. La situazione più paradossale però, fu simulare dal nulla una presentazione meteo, nel vuoto, davanti a direttore e vice direttore di Sky Tg24! La conduzione fortunatamente piacque ed ora eccomi qui.

La tua giornata in redazione che responsabilità comporta?

C’è sempre una notevole responsabilità, l’attenzione non può essere mai bassa, andiamo in onda in diretta su Sky Meteo24 per 9 ore al giorno, in più c’è Sky Tg24 da aggiornare continuamente e le dirette di Sky Tg24 Mattina. Siamo 9 conduttori, di cui 7 anche redattori, il ritmo a cui viaggia la nostra redazione è rapidissimo. Penso sempre ad un treno ad alta velocità senza fermate intermedie. Non si può mai abbassare la guardia, un qualsiasi evento può accadere quando meno te l’aspetti. Vedi terremoti o piogge torrenziali. Lo stesso vale per i colleghi del Tg.

Riccardo Cresci ha un notevole seguito di fan femminili, come ci si sente ad essere così apprezzato?

Può solo che onorarmi, davvero… E’ bello e stimolante essere apprezzati. L’universo femminile è qualcosa di magico, ogni uomo dovrebbe imparare sempre un po’ da loro, proprio per diventare degli uomini sempre più completi. Ammiro molto le donne, soprattutto per la loro forza ed innata sensibilità. Quindi GRAZIE!

Quali altre esperienze artistiche vorresti intraprendere?

Il mio obiettivo più vicino sarebbe quello di condurre un programma per ragazzi. Lo ripeto sempre. Sarà per la mia aria da eterno Peter Pan, ma quanto mi piacerebbe lavorare con i bambini e pubblico giovane in genere. Avendo un fratello 13 anni più piccolo, sono già molto allenato a mantenere l’ordine tra i nuovi teenager del 2000! Sogno un programma scientifico, musicale o di intrattenimento dedicato soprattutto a loro. Se guardiamo nella televisione odierna, gli spazi per i più giovani, sono stati proprio dimenticati. Gli ultimi esempi sono terminati da tempo ormai, pensiamo a Solletico, Bim Bum Bam o Disney Club.

Hai una figura televisiva a cui in questi anni ti sei ispirato?

Non avevo letto le domande in anticipo, proprio per essere il più spontaneo e vero possibile con voi. Come si legge però, ho già risposto… Corrado il Grande Maestro. Unico rimpianto è stato quello di non averlo potuto conoscere, sarebbero bastati pochi anni in più. In compenso ho avuto l’onore di conoscere e di lavorare per 4 anni con Stefano Jurgens, suo fedele amico di sempre. In questo modo è stato come collaborare, un po’, anche con lui. Stefano parlava spesso della persona speciale che era.

Quale genere televisivo apprezzi di più?

Sono un grande fruitore di televisione, la osservo tutta, anzi la scruto, proprio per essere io per primo un telespettatore attento e poi anche un conduttore. Sono sempre ipercritico ed analitico con ciò che vedo, quindi cerco di comportarmi con chi mi guarda, esattamente come vorrei che un presentatore si comportasse con me telespettatore. Ovvero cercando di essere il più possibile genuino, allegro, spontaneo, ma soprattutto credibile e professionale. I generi televisivi che prediligo sono le serie tv e i talkshow.

Cosa manca alla tv italiana che vorresti aggiungere?

Vorrei si tornasse un po’ indietro, stiamo esagerando, si sta portando in tivù ogni giorno di più, un modello di televisione troppo esasperata della società in cui viviamo. Quanto non vorrei più vedere volgarità, indecenze e tanta pochezza di contenuti. Sono certo che siamo ancora in tempo per cambiare direzione. Sarebbe bello poter contare su nuovi autori, nuovi conduttori e sperimentare le idee italiane, senza far ricorso a nuovi format stranieri. In fondo negli anni ’80 c’era molta più produzione televisiva “made in Italy”, bisognerebbe recuperare qualcosa dal passato per ricostituirla in chiave moderna. Il divertimento, l’autenticità, la semplicità, la sincerità, ecco gli elementi vincenti di un programma televisivo.

Molte fan hanno scritto a noi di Cinetivù chiedendoci qualche particolare della tua vita privata cosa ci puoi svelare?

Sono un ragazzo come tanti, amo stare in compagnia, soffro la solitudine e devo necessariamente avere i miei migliori amici sempre accanto a me. L’amicizia è il valore più importante, nella mia scala dei valori, viene subito dopo la famiglia, ma prima dell’amore. Rendere felici i miei amici ed ascoltarli nel momento del bisogno, appaga anche me. L’amore invece è l’affetto viscerale ed incondizionato che si ascolta e si vive nello stesso momento tra due persone, forse, credo di non aver ancora mai provato questo sentimento . E per ora ne sono fiero, con il senno del poi, non è valsa mai la pena.

Un tuo consiglio a chi volesse intraprendere la carriera artistica…

Il mio più sincero consiglio è quello di non sottovalutare la carriera artistica, non è un gioco, non è un passatempo e neanche un’alternativa facile al “lavoro in banca”… Dietro un artista come per tutti gli altri mestieri, ci deve essere impegno, serietà, studio, precisione, pazienza e tanta voglia di mettersi alla prova. Non esiste una scorciatoia facile e se dovesse esistere, deve essere necessariamente supportata da una valida preparazione. Esiste una concorrenza così agguerrita in questo ambito che una sola raccomandazione, seppur dal vertice più alto, non potrebbe mai bastare.

Il futuro ha qualcosa in serbo per te?

Mi auguro di si. Attendo sempre nuove proposte lavorative, proprio perché amo le sfide e devo sempre mettermi alla prova. Per ora vorrei continuare la mia strada a Sky, mi piace l’azienda per cui lavoro e la trovo giovane, dinamica, fresca e ricca di sperimentazione, cosa che le altre televisioni terrestri non possono ancora permettersi. Sono sicuro che il futuro è da ricercarsi proprio qui da noi. Il sogno di una vita però, sarebbe proprio quello di condurre un giorno, il mio amato Pranzo è Servito. Chissà però, quante previsioni del tempo dovranno ancora passare! Per concludere, vorrei ringraziare tutti i miei colleghi (Claudia Adamo, Rosaria Cannavò, Luca Ciceroni, Mimmi Gunnarsson, Luigi Licchelli, Carlotta Mantovan, Francesca Messere e Lorenzo Tedici) e la squadra di SkyMeteo24 per intero. La nostra è una famiglia molto unita e sono onorato di farne parte.

Grazie Riccardo e buona fortuna per la tua carriera televisiva!!

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