Smith e Griffin: due famiglie terribili su Italia 1

Accoppiata vincente per il pomeriggio del sabato su Italia 1. Tra le 13 e le 14 il canale Mediaset, manda in onda due delle serie a cartoon più divertenti e irriverenti del momento, American Dad e I Griffin, nate dalla mente di Seth MacFarlane. Lo stereotipo di famiglia americana viene proposto in entrambe, mettendone in mostra in maniera esagerata i limiti e le contraddizioni.

Nel caso di American Dad, protagonisti sono gli Smith, residenti nella cittadina di Langley Falls in Virginia. La famiglia è composta da Stan, agente della Cia dall’ampia mascella, conservatore fino alle viscere e ossessionato dall’idea di un’ imminente attacco terroristico, con lui la siliconata moglie Francine, perfetta casalinga e i figli Hanley, giovane ragazza di 18, anni con idee diametralmente opposte a quelle del padre e Steve, amante delle donne ma troppo timido per dichiararsi.

Della famiglia fa parte anche l’alieno Roger, dagli atteggiamenti spesso ambigui ed effemminati, amante delle parrucche nonchè degli alcolici e il pesce parlante Klaus, vittima di un trapianto di cervello posseduto da un atleta tedesco della Germania est, si esprime con accento tedesco e i suoi atteggiamenti si rivelano fin troppo umani.

Cartoni animati story – 14 – Bem il mostro umano

Quest’oggi la rubrica Cartoni Animati Story vi condurrà nell’ignaro mondo degli spettri e dei demoni, quindi, guardatevi sempre le spalle ma non temete, Bem vi aiuterà.

Nato in Giappone nel lontano 1968, è un anime creato da Saburo Sakai e Nobuhide Morikawa con il titolo originale Yakai Ningen Bem, in Italia noto come Bem il mostro umano. E’ stato trasmesso per la prima volta nell’ottobre del 68 diviso in 26 episodi di 25 minuti l’uno. Bem è stato il primo vero anime Horror a volte al limite dello splatter. La serie è stata trasmessa in Italia negli anni ottanta sulle reti Mediaset e censurata per scene troppo cruente.

La sigla italiana fu cantata da Nico fidenco mentre in giappone da Masahiro Uno, è cupa, con sonorità Jazz che danno via al tormento della serie. Bene, ora cercheremo di analizzare il cartone Horror più famoso degli ultimi 30anni.

Cartoni animati story – 13 – Magica Emi

Lo strano braccialetto / che indossa sempre Mei / è il dono di un folletto / che è sempre accanto a lei
C’è un cuore sul bracciale / che è magico perchè / può sempre trasformare / Mei in Emi e Emi in Mei…
Magica magica Emi / magica magica Emi / gira e spera, spera e gira / quel che vuoi si avvererà
Magica magica Emi /magica magica Emi/ che magie, che magie / tu sai fare quando vuoi
Mille stelle dal tuo cilindro / volan fuori come farfalle / han formato l’arcobaleno / tutto splende oh che incanto
Magica magica Emi / magica magica Emi / gira e spera, spera e gira / quel che vuoi si avvererà
Magie, magie, magie di Emi / Magie, magie, magie di Emi / Magie, magie, magie di Emi
La vita una magia / tra sogno e realtà / e con la fantasia /più bella diverrà
E Mei di fantasia / ne ha molta in verità / per Emi la magia / non è sogno ma è realtà

Niente può essere meglio della canzone cantata da Cristina D’Avena per descrivere il cartone animato di cui oggi si occupa Cartoni Animati Story: Magica Emi.

Magica Emy (Mahō no Sutā Majikaru Emi) è giunta in Italia per la prima volta su Italia1, nel 1986. La serie completa, di 38 episodi, è nata in Giappone l’anno prima grazie al soggetto di Junki Takegami, Mie Hirano, Yumiko Tsukamoto e ai disegni di Yoshiyuki Kishi e Kouji Motoyama.

Cartoni animati story – 11 – Jem e le Holograms

Jerrica è una ragazza che ha avuto tutto dalla vita, tranne il dono di saper cantare. Vi chiederete di cosa stia parlando. Continuate a leggere, continuate a leggere.

Oggi, Cartoni animati story, vi teletrasporta nel 1987, quando su Italia1, fece la sua comparsa Jem, una bravissima cantante/ologramma e il suo gruppo, di sole donne, le Holograms.

Dicevo: Jerrica è una ragazza ricca, poiché i genitori, ormai morti, gli hanno lasciato in eredità la Starlight Music. Il problema nasce quando, l’ex socio di Emmet Benton (il padre di Jerrica), Eric Raymond decide di volersi appropriare della Starlight Music e per farlo lancia nel panorama musicale le Misfits. Volendo lottare per mantenere la casa discografica, Jerrica fonda, insieme alla sorella Kimber, le Holograms, chiamando dall’orfanotrofio, che gestivano i genitori, Aja per il ruolo di chitarrista e Shana per suonare la batteria (e in seguito Raya).

Futurama

Se mi capitasse di poter scegliere di essere criogenizzato per mille anni, in modo da darmi l’occasione di vedere il Futuro, quello vero, un millennio dopo, beh… avrei qualche titubanza. Il mio cane, la mia ragazza, i miei genitori e i miei fratelli, i miei amici, tutti morti….evviva! Si ricomincia da zero! E’ questo lo spirito con cui si apre una delle serie a cartoni animati più “colorate” degli ultimi anni, creata dal celebre Matt Groening (autore anche de I Simpson) e David X. Cohen, trasmessa in Italia su Italia 1 alle 20.

Il protagonista è il pavido Philip J. Fry, fattorino presso il luridissimo Panucci’s Pizza. La sera del 31 Gennaio dell’anno 1999 subisce uno scherzo (scopriremo più avanti nella serie che niente è casuale), per cui si trova a dover consegnare una pizza in un laboratorio sperimentale di criogenia; si tratta solo dell’epilogo di una giornata agghiacciante, in cui tra le altre cose Fry viene mollato dalla sua superficialissima, “normalissima” ragazza.

E ghiacciato rimane anche il povero Fry, che nell’accingersi a festeggiare da solo e in barba al mondo, in barba a tutti, finisce per rimanere ibernato in una delle capsule del laboratorio per ben 1000 anni.

Il successivo risveglio nell’anno 3000 porterà Fry a vedere con occhi “homersimpsoniani” nientmeno che il futuro, al quale si adatta di buon grado, soprattutto dopo l’incontro con i suoi futuri – in tutti i sensi – compagni d’avventura, ed ogni incontro è un’occasione per quella comicità estrema e a tratti surreale alla quale il grande Matt Groening ci ha “educato” tramite l’esposizione a una gialla famiglia che vive a Springfield.

Neon Genesis Evangelion

Anche quando gli ingredienti sembrano gli stessi, la sostanza cambia, e parecchio. Prendiamo la storia di un ragazzino appena adolescente, “iniettiamo” nella vicenda problemi familiari di non trascurabile entità, e mettiamo lo stesso ragazzino alla guida di un super robot, dato che, per l’appunto, gli alieni si accingono ad attaccare. Il prototipo è pronto, dei mostri arrivano dallo spazio, il ragazzino è affiancato da ragazze della sua età molto, molto carine, anch’esse alla guida dei robot. Tutto quello che si può raccontare i modo superficiale di Neon Genesis Evaneglion deve farci riflettere sull’errore che commettiamo nel trattare superficialmente le cose, soprattutto quando la posta in gioco coincide con l’addentrarsi completamente in una delle storie più belle e complesse mai raccontate in un anime, e non solo.

La vicenda trae le sue origini da una catastrofe, un’esplosione di misteriosa entità che ha provocato lo scioglimento dei ghiacci: il Second Impact. Quindici anni e miliardi di vittime dopo, la Terra prova a rimettersi in piedi, e a sferrare il colpo di grazia ci pensano gli Angeli, misteriose, enormi creature provenienti da zone misteriose, forse dell’Universo, forse della stessa anima dell’uomo. Ma per fortuna la Nerv, una potente azienda con alla base un enorme centro di ricerca, ha prodotto gli Eva. Di cosa si tratta? Niente dettagli qui, non voglio rovinare “la prima volta” a chi ancora non ha visto NGE, dato che ricordo che razza di sconvolgente e piacevole esperienza sia stata per me. Posso dire solo che sono le uniche armi a disposizione dell’umanità – rappresentata in questo caso da Neo Tokyo 3 er far fronte all’incombente minaccia degli Angeli, i quali cercano inesorabili di raggiungere qualcosa, là, nel nucleo sperimentale e segretissimo della Nerv, con una cieca furia di combattimento.

Ed è un’apoteosi di combattimenti, di grida urlate da questi enormi mecha nel cercare di far emergere quel lato selvaggio che coesiste con l’animo razionale nell’uomo. Spettacolari i lotte, anche corpo a corpo, tra colossali mecha, disegnati in modo originale e particolarmente “vivo”; i mecha in questione – gli Eva – disegnati da Ikuto Yamashita, hanno un’interfaccia di comando organica, ricevono gli impulsi per il movimento direttamente dal sistema nervoso dei tre piloti, i tre protagonisti: Shinji Ikari, Rei Ayanami, Asuka Soryu Langley. Tre giovani vite che cercano di divincolarsi dalle loro paure e dai loro traumi e, con scopi e motivazioni diverse, lo fanno combattendo.

Cartoni animati story – 10 – L’uomo tigre

L’uomo tigre è un cartone animato di 105 puntate, datato 1969, arrivato in Italia nel 1982 su Rete4.

Naoto Date è un ragazzino, che da piccolo decide di abbandonare la casa degli orfanelli, dove viveva sin sin da piccolo per andare alla Tana delle Tigri e imparare, attraverso prove disumane e regole ferree, il mestiere del wrestler e diventare così il più grande lottatore di tutti i tempi. La sua indole violenta e sanguinaria (dovuta alla rabbia repressa dettata dal passato difficile), lo trasforma nel personaggio più odiato dal pubblico, l’uomo tigre, ma tutto ciò non lo tocca.

Un giorno, però, tornando al suo orfanotrofio, conosce Kenta, un ragazzino fan dell’uomo tigre, che vorrebbe emularlo e capisce, riconoscendosi un po’ nel suo giovane ammiratore, che le sue lotte possano essere utili per finanziare il centro invece che per foraggiare le tasche della tana delle tigri. Questi, guidati dal perfido Mister X, sentendosi traditi, decidono di farlo fuori durante un combattimento.

Cartoni animati story – 9 – Flo la piccola Robinson

Flo la piccola Robinson, anche detta L’isola della piccola Flo o in giapponese kazoku Robinson – fushigina shima no Flone, è una serie televisiva prodotta nel lontano 1981 dalla Nippon Animation, e trasmessa in Italia prima da Rete4 nel 1982, poi dal 1985, da Italia1.

I cinquanta episodi di 24 minuti l’uno raccontano la storia di Flo, una bambina amante degli animali e della natura, e della sua famiglia, che partiti da Berna, direzione Australia, lungo il tragitto naufragano, rimanendo per giorni e giorni isolati dal mondo, vivendo con l’unico obiettivo di riuscire a tornare a casa.

La famiglia di Flo, descritta perfettamente dalla regia di Yoshio Kuroda è formata oltre che dalla simpatica bambina dai capelli rossastri, semplice e servizievole, dal fratello Franz, fratello maggiore intelligente, molto colto e spalla perfetta del padre, il piccolo Jack, fratello minore, un po’ piagnucolone, ma tenerissimo, la mamma Anna, donna di gran cuore e fortemente attaccata ai figli e Hernest, il papà barbuto, medico e con qualità da piccolo McGiver.

Cartoni animati story – 8 – L’incantevole Creamy

Oggi cartone animati story vi riporterà indietro di quasi venti anni attraverso la magia de L’incantevole Creamy.

Il titolo originale del cartone è Maho no Tenshi Creamy Mami(La dolcissima Mami) ed ha visto la luce nel lontano 1983 grazie agli autori Yuko Kitagawa e Kazunori Ito. Nel bel paese il cartone è stato messo in onda nel 1985 su italia1 ed il doppiaggio fu curato da Enrico Carabelli.

Il cartone animato racconta la storia di Yu Morisawa, una dolce bambina di nove anni sempre piena di vita per se e per gli altri. Un giorno Yu, in giro per le vie di Tokyo con Toshio (suo grande amico, ma sopratutto suo unico grande amore) scorge nel cielo una grande nave e decide di seguirla. L’Arca cristallina , è questo il vero nome del veicolo atterrato che solo lei può vedere. All’interno dell’arca incontrerà nuovi amici, il primo sarà il folletto Pino Pino proprietario dell’arca proveniente dal pianeta Stella Piumata (è la seconda stella a sinistra…quella a destra è l’Isola che non c’e) il quale, proprio grazie ad un sogno di Yu è riuscito a ritrovare la sua arca. Pino Pino, per ringraziarla le da in dono un medaglione magico e le affida due dolci gattini parlanti (ma che solo lei potrà sentir parlare), Posi e Nega che la seguiranno nelle sue avventure.

Cartoni animati story – 7 – Lo strano mondo di Minù

Oggi Cartoni animati Story continua ad andare indietro nel tempo per raccontarvi i cartoni che hanno segnato la storia della televisione italiana e prova a ricordare insieme a voi Lo strano Mondo di Minù.

Spoinon Obasan, questo è il vero nome del cartone, nasce in Giappone (anche se riprende l’idea dei romanzi di Alf Proysen) prodotto dallo Studio Pierrot nel lontano 1983 e arriva in Italia su Rete4 nel 1985.

Il cartone animato racconta la storia di Minù, una brava e tenera vecchietta con la capacità di diventare piccola piccola grazie ad un cucchiaino magico con annesso campanellino, che porta sempre al collo. Le sue avventure si svolgono nella piccola realtà che condivide con i suoi animali domestici e con quelli della fattoria.

Cartoni animati story – 6 – Sui monti con Annette

Oggi Cartoni animati story vi farà fare un salto indietro nel tempo, per farvi ricordare una delle serie televisive più strappalacrime che la storia della televisione abbia mai mandato in onda (in realtà negli anni ’80 erano veramente tantissime): Sui monti con Annette.

Annette vive in un paese sulle montagne della Svizzera, Rossinière, con il padre Pierre e il fratellino Dany (la madre Francine muore in poco tempo per problemi di cuore, mentre partorisce) e frequenta sempre lo stesso amico Lucien.

La morte della madre fa crescere in fretta la piccola Annette che studia a casa per badare al fratellino e non ha più tanto tempo come prima per vivere la sua età. Quando un giorno, su richiesta del padre sopraggiunge in casa zia Claude, sembra sia tutto sistemato, ma i guai della famiglia non finiscono: Dany cade nel burrone e perde l’uso delle gambe. Questa disgrazia farà rompere i rapporti fra Lucien, accusato di essere causa dell’incidente e Annette, troppo legata al fratellino per lasciarla passare liscia al suo amico.

Cartoni animati story – 5 – Mila e Shiro

Mila e Shiro due cuori nella pallavolo arriva in Italia nel lontano 1987 su Rete 4 (poi trasmessa da tutte le reti Mediaset, quindi Italia1 e Canele5), presentata come la cugina di Mimì Ayuhara. Falso. Non è la cugina, ma i vede che c’era bisogno di un collegamento con una pallavolista famosa dei cartoni animati per poter lanciare la serie.

Mila Azuki (o Hazuki come lo scrivono alcuni) è una semplicissima ragazza, che un giorno prova ad avvicinarsi alla pallavolo e da quel giorno fa talmente tanta strada da arrivare fino alle Olimpiadi di Seul del 1988.

La sua famiglia è formata dal padre fotografo Toshiko, il fratellino rompiscatole Sanny e più tardi dalla madre, di cui inizialmente non sapeva nemmeno dell’esistenza, la commentatrice ed ex giocatrice di pallavolo Kiushi.

Cartoni animati story – 4 – Lady Oscar

Grande festa alla corte di Francia c’è nel regno una bimba in più, biondi capelli e rose di guancia, Oscar ti chiamerai tu… (tratto dalla sigla originale)

Lady oscar, tratto dal fumetto Versailles no Bara, di Riyoko Ikeda, giunge in italia, su Italia1, nel marzo del 1982, riscritto, tagliato e trasformato per il pubblico del Belpaese e diventa subito un successo, ma molte ombre si nascondono sull’identità di Oscar, molte notizie vengono cambiate o omesse per farlo apprezzare anche da noi.

Oggi Cartoni Animati Story, vi racconterà la vera storia di Lady Oscar come non l’avete mai vista in Italia.

Oscar François de Jarjayes è una nobile donna al servizio di sua Maestà il re di Francia e della regina Maria Antonietta, che comanda un gruppo di soldati per la difesa del regno e l’incolumità dei suoi regnanti. Sin da piccola viene affiancata dal suo grande amico, Andrè, figlio della sua governante, segretamente (fino a poche puntate dalla fine) innamorato di lei.

Cartoni animati story – 3 – Pollyanna

Vi ricordate quella bella bambina di otto anni vestita con pantaloni da idraulico, camicetta fuori moda e cappello da Sampei? Vi ricordate quella fastidiosa bambina che in tutte le situazioni sorrideva, quella per intenderci che se si rompeva il lavandino diceva:”E’ bellissimo ora abbiamo l’acqua in casa e possiamo far finta di essere in una palude”, se si rompeva la gamba diceva:”Che bello ora posso imparare ad usare le stampelle” e se si rompeva la stampella diceva:”Tanto ho voglia di giocare alla campana con una sola gamba”?

Perfetto. Oggi Cartoni animati story torna indietro per voi di poco più di vent’anni, per raccontarvi la storia di Pollyanna.

Ai Shōjo Pollyanna Monogatari, questo è il suo vero nome in giapponese, viene creato basandosi sui libri di Pollyanna e Pollyanna cresce di Eleonor H. Porter, sul manga di Kozo Kuzuha, e vede la luce nel lontano 1986 (in Italia arriverà un anno più tardi su Italia1 e Canale5).