Home » La7: nel 2013 tagli per 25 milioni, dal 2014 i licenziamenti?

La7: nel 2013 tagli per 25 milioni, dal 2014 i licenziamenti?

 Il settimanale Oggi ha provato a sondare il clima che c’è tra i conduttori di La7 dopo l’acquisto da parte di Urbano Cairo. Si evince tanta tensione da come dimostra l’articolo di Pierangelo Sapegno. Il giornalista ha provato a contattare i volti della tv generalista con scarsi risultati. Ecco cosa si legge:

“Un’intervista? Su cosa?”. Il suo programma su La7, Cairo. “Ma hai parlato con l’ufficio stampa?”. Eh? “Prima devi parlare con loro”. Guarda sono due domande facciamo subito. “No, no prima di andare in onda non parlo”. E adesso Benedetta Parodi ha pure una gran fretta. “Scusa, scusa devi chiamare la mia referente. Valeria, all’ufficio stampa”. E perché? Perché su La7 e Cairo io devo avere il suo permesso, capisci?”. Un permesso? Allora sentiamo Valeria. Dieci minuti e richiama: “Ne parliamo a giugno, quando i palinsesti saranno approvati”. Pensate: Benedetta Parodi è stata la più gentile. Gli altri manco rispondono.

Solo uno ha aperto bocca a una condizione: rimanere anonimo. Il conduttore misterioso fa sapere che dall’autunno si vedranno i primi tagli degli sprechi ma è dal 2014 che inizieranno i licenziamenti di coloro che non portano profitto:

A tutti noi Cairo chiederà una riduzione del compenso. Dovremo fare dei sacrifici. A maggior ragione quelli che hanno le parcelle più alte. Il palinsesto autunnale è stato approvato con un bilancio restrittivo che prevede tagli per 25 milioni. I grandi addii potranno vedersi dal 2014.

Gente ipotizza che Maurizio Crozza, Daria Bignardi (Le invasioni barbariche di mercoledì funzionano meglio delle passate stagioni), Corrado Formigli, Lilli Gruber, e aggiungiamo noi anche Enrico Mentana “sono in una botte di ferro”. Nicola Porro, Luca Telese, Cristina Parodi, Benedetta Parodi (I Menù di Benedetta hanno bassi ascolti ma possono contare su tanti sponsor) e Geppi Cucciari sono in bilico. Nessuna speranza di rivedere su La7 Serena Dandini e Sabina Guzzanti.

Lascia un commento