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LBC Lebanon, l’emittente araba tra libertà e proibizione

 LBC è un canale libanese che trasmette una grossa varietà di programmi: serie tv arabe, cinema, sport, notizie e dibattiti, programmi di cucina, intrattenimento, musica, danza e trasmissioni di interesse generale.

Gli show di punta di LBC Lebanon sono: Ya Ya Leil Ein, una sitcom molto politically correct su vizi e virtù del mondo arabo. Basmet Watan, un contenitore di approfondimento politico sulla situazione medorientale. Deal or No Deal, una versione ripulita di Affari Tuoi. The Original Tash Ma Tash, un quiz vecchio stile dove tre concorrenti si sfidano su prove di cultura generale (rigorosamente araba). Ed infine Iktashafna il Baroud, un talk show molto semplice, una finestra sull’attualità. Grande successo per Star Academy, il talent show che scopre i cantanti del futuro.

LBC si rivolge alle giovani generazioni e le donne, che stanno vivendo una nuova primavera. Dalla sua nascita, dieci anni fa, il canale LBC continua a seguire una propria linea editoriale. Intrattenimento generale (sensibile ai valori culturali arabi) ma con uno stile libanese, precursore di nuovi linguaggi televisivi.

Quest’anno l’emittente libanese è stata al centro di uno scandalo: Il fatto risale allo scorso agosto, quando la rete è stata condannata per aver trasmesso un talk show in cui un uomo si vantava delle sue avventure sessualiMazen Abdul Jawad era stato arrestato. Lo scorso 7 ottobre Jawad è stato condannato a cinque anni di detenzione e a 1000 frustate per condotta immorale e violazione della sharia.

Ora, l’emittente libanese torna alla (triste) ribalta delle cronache perché una sua giornalista, la ventiduenne Rozana Al Yami, è stata condannata da un tribunale del suo Paese a sessanta frustate con delle motivazioni che hanno del grottesco. La giornalista è stata accusata d’aver partecipato alla preparazione del programma in cui Jawad raccontava delle sue performance sessuali e d’averlo pubblicizzato sul web.

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